L'invasione dei monopattini, comodi e veloci ma rischiosi

Fino a questa mattina nessuno avrebbe mai sospettato che Morbio Inferiore potesse essere la capitale ticinese del monopattino elettrico. «Mi sorprende parecchio», afferma Claudia Canova, sindaco di Morbio Inferiore. «Gli habitué di questo mezzo di trasporto li potrei contare sule dita di una mano».
Eppure Digitec Galaxus ha calcolato che in base alle sue vendite degli ultimi anni Morbio Inferiore dovrebbe essere il quarto comune della Svizzera con la più alta concentrazione di monopattini elettrici (26,48 per mille abitanti), ai piedi di un podio tutto argoviese. Una classifica giocoforza incompleta, dato che esistono molti altri modi di procurarsi un simile aggeggio. Tuttavia, l’analisi del principale rivenditore online svizzero ha il merito di accendere i riflettori sulla rapida diffusione di questi «mezzi simili a veicoli», comodi ma anche pericolosi. E non solo per chi li guida.
Difficoltà di convivenza
«In una situazione di già difficile convivenza tra i vari utenti della strada, il monopattino elettrico è un elemento aggiuntivo che oltretutto contiene una certa dose di rischio», osserva Karin Valenzano Rossi, capodicastero sicurezza della Città di Lugano.
«È un mezzo di locomozione efficiente, leggero e poco ingombrante, però ovviamente bisogna rispettare le regole», afferma Bruno Storni, presidente dell’Associazione traffico e ambiente (ATA).
Perché se non si rispettano le regole l’incidente è dietro l’angolo. L’anno scorso in Svizzera se ne cono contati 721 (in crescita del 223% rispetto al 2020), di cui 157 gravi. L’86% aveva quale principale responsabile il conducente del monopattino elettrico. Tra le cause spiccano la guida in stato di ebbrezza, la disattenzione e il mancato rispetto delle regole stradali. Già solo il divieto di circolare sul marciapiede è una prescrizione che sfugge a molti conducenti.
Per questo motivo negli ultimi anni le autorità hanno puntato su un mix di informazione e repressione, attività quest’ultima che ha permesso di togliere dalla strada mezzi capaci di raggiungere velocità superiori ai 100 km/h, quando il limite previsto dalla legge è di 20 km/h. A livello di sensibilizzazione si è distinta la campagna «Meno fatica, più attenzione» promossa dal progetto di prevenzione Strade sicure del Dipartimento delle istituzioni, probabilmente non l’unico ma uno dei motivi per i quali il Ticino l’anno scorso è andato in controtendenza, con un calo di incidenti che hanno coinvolto monopattini elettrici, da 27 a 16.
Comportamenti scorretti
«Valutare l’impatto delle campagne di prevenzione risulta sempre complesso», osserva Mattia Da Dalt, addetto alla prevenzione della Polizia cantonale. «I risultati più significativi si ottengano grazie a un processo di sensibilizzazione distribuito nel tempo, da affiancare a controlli regolari».
L’addetto della Polizia cantonale spiega che si osservano ancora purtroppo spesso comportamenti scorretti. «I più comuni sono la circolazione sui marciapiedi, che è vietata e pericolosa per i pedoni, l’utilizzo del monopattino elettrico da parte di due persone contemporaneamente, l’uso del cellulare durante la marcia, il mancato rispetto della segnaletica stradale e l’utilizzo da parte di minori di 14 anni o adolescenti tra i 14 e i 16 anni privi della patente di categoria M», elenca Da Dalt. «Per questo motivo, è fondamentale continuare a investire in attività di prevenzione, formazione e controlli sul territorio». Altri Paesi - come l’Italia - sono intervenuti rendendo obbligatorio l’uso del casco e, a breve, anche di una targhetta identificativa. Il Consiglio federale non ha invece finora ritenuto necessario legiferare, per cui in Svizzera l’utilizzo del casco resta «consigliato». Un consiglio poco seguito, se si considera che tra i protagonisti degli incidenti dell’anno scorso solo il 6% si era protetto la testa.
Sarà forse questa relativa libertà d’utilizzo a rendere attrattivo il monopattino elettrico, in particolare tra i giovani, sottolinea Digitec Galaxus, che sostiene di aver registrato nei primi mesi di quest’anno vendite in crescita del 15% rispetto al già ottimo 2024.
Il monopattino elettrico piace sempre di più, soprattutto a Morbio Inferiore. «Non saprei spiegare i motivi di questo primato», conclude Claudia Canova. «Ad ogni modo posso assicurare che sulle nostre strade non c’è stata alcuna invasione di monopattini elettrici».