Lufthansa, quindi, vuole «germanizzare» Swiss?

Swiss è davvero un simbolo del nostro Paese e della cosiddetta svizzeritudine? La domanda, più o meno, fa capolino dal 2005. Da quando, cioè, la nostra compagnia di bandiera è stata acquistata da Lufthansa. Ora, stando a un documento interno visionato da Handelsblatt, il colosso tedesco sarebbe in procinto di germanizzare, ulteriormente, il vettore elvetico. Secondo il documento, un domani attività come il network delle destinazioni, la gestione degli orari e delle tariffe o quella del programma fedeltà verranno gestite direttamente dalla sede centrale di Lufthansa, a Francoforte. A Swiss, considerata una compagnia premium, rimarrà la gestione dell'esperienza di volo. L'attuazione del progetto, denominato Matrix Next Level, è prevista per l'inizio del 2026.
L'amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, vuole aumentare i profitti e la soddisfazione dei passeggeri. Swiss, in questo senso, sta rispettando i dettami del massimo dirigente: la compagnia svizzera vanta un bilancio positivo, mentre le altre compagnie aeree del gruppo sono in ritardo. Di qui, secondo Spohr, la necessità di cambiare. Gerald Wissel, consulente aeronautico di Airborne Consulting, ha criticato aspramente la strategia di Lufthansa, come scrive il Blick: «È semplicemente incoerente che l'amministratore delegato di una compagnia del gruppo sia responsabile del fatturato e dei risultati, mentre non possa più decidere da solo della flotta, degli orari dei voli e delle tariffe». A suo avviso, il futuro di Swiss si prospetta fosco: «Francamente, stiamo arrivando a considerare le varie compagnie aeree come semplici piattaforme di produzione».
Interpellata dal Blick, Swiss ha confermato che Lufthansa «sta attualmente rivedendo la propria struttura organizzativa in collaborazione con le compagnie aeree del gruppo». Il vettore, quindi, ha aggiunto: «Come parte del gruppo Lufthansa, stiamo esaminando in quali aree possiamo beneficiare ancora di più delle sinergie di un gruppo forte». Swiss ha aggiunto di non essere in grado di rilasciare ulteriori informazioni al momento. «Tuttavia, è importante per noi affermare che Swiss rimane una compagnia aerea forte. Anche in futuro, dovrà essere in grado di decidere autonomamente cosa offrire».
Non sorprende, per certi versi, che Swiss non voglia prendere ordini (diretti) da Francoforte. Essendo l'unica compagnia aerea a generare costantemente profitti, vuole continuare a decidere da sola quali destinazioni servire, quali aerei utilizzare e come comunicare verso l'esterno. A tal proposito, la filiale Lufthansa è intenzionata ad allentare le tensioni. Non a caso, al Blick ha sottolineato di essere attivamente coinvolta nelle discussioni sulla futura organizzazione. Dopotutto, la redditività del gruppo Lufthansa è anche nell'interesse di Swiss. «La cooperazione all'interno del gruppo Lufthansa è una cosa ovvia per noi e non è una novità».
Non è noto se la strategia di Lufthansa comporterà la perdita di posti di lavoro in Svizzera. Swiss, al Blick, non ha voluto commentare ulteriormente su questo aspetto.