La polemica

Marco Chiesa chiede controlli più severi alle frontiere con l'Italia

Il presidente dell'UDC, in un'intervista rilasciata alla NZZ am Sonntag, ha definito un fallimento la politica di asilo dell'Unione Europea
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
28.05.2023 14:28

In un'intervista rilasciata alla NZZ am Sonntag, il presidente dell'UDC Marco Chiesa non ha risparmiato critiche. In particolare, il politico ticinese ritiene che il fatto che l'Italia non accolga più i suoi rifugiati sia una situazione insostenibile. «Gli italiani sono in difficoltà», ha dichiarato Chiesa. La Confederazione deve quindi dare un segnale di fronte a quello che considera un «fallimento» della politica di asilo dell'Unione Europea. A tal proposito, il partito democentrista sta preparando un'interpellanza parlamentare per chiedere controlli più severi alle frontiere con l'Italia.

Marco Chiesa si è spinto oltre, prendendo di mira direttamente la politica migratoria del governo di Giorgia Meloni, sulla falsariga di quanto fatto da altri Paesi europei, Francia in testa: «Non ci possono essere frontiere aperte con Stati che non rispettano il Trattato di Dublino» ha chiarito il ticinese. E ancora: «Se un Paese che lo ha sottoscritto non accoglie i rifugiati, dobbiamo fare in modo che i migranti non possano nemmeno entrare in Svizzera».

Il presidente dell'UDC, che nella stessa intervista si è pure scagliato contro l'ideologia gender, ha inoltre annunciato che il 1. luglio si terrà un congresso straordinario del partito interamente dedicato a una «offensiva contro l'immigrazione». Dopo il congresso, inizierà la raccolta di firme per l'«iniziativa per lo sviluppo sostenibile» il cui obiettivo è mantenere la popolazione svizzera al di sotto dei 10 milioni di abitanti. Un obiettivo possibile, a detta dell'UDC, anche favorendo una riduzione dell'immigrazione.