Svizzera

Migrazione e criminalità, Berna vuole più controlli ai confini: «Priorità al sud»

L’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) rafforzerà i controlli ai confini in modo mirato e in base alla situazione: lo ha deciso il Consiglio federale nella seduta odierna
©Chiara Zocchetti
Red. Online
19.12.2025 10:38

L’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) rafforzerà i controlli ai confini in modo mirato e in base alla situazione. Lo ha deciso, nella seduta odierna, il Consiglio federale, dando seguito alle due mozioni delle Commissioni delle istituzioni politiche 25.3021 e 25.3026 «Intensificare i controlli ai confini della Svizzera».

Nella sessione primaverile del 2025, le Camere federali hanno accolto le due mozioni omonime (“Intensificare i controlli ai confini della Svizzera”) della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (25.3021) e di quella del Consiglio nazionale (25.3026). Il Consiglio federale è stato incaricato di rafforzare a breve e medio termine i controlli ai confini svizzeri nonché di adottare misure per respingere sistematicamente le persone senza un permesso di dimora valido che non presentano una domanda di asilo e di contenere la criminalità transfrontaliera.

Priorità sul confine meridionale

Le misure proposte verranno attuate, in una prima fase, nel quadro delle risorse disponibili dell’UDSC e del dispositivo doganale esistente. A tal fine, si legge nel comunicato pubblicato dalla Confederazione, un maggior numero di specialisti doganali riceverà i necessari diritti d’accesso ai principali sistemi di ricerca e di informazione. «Grazie a tale misura, l’UDSC potrà impiegare circa 300 collaboratori supplementari per il controllo delle persone. In questo modo sarà possibile, in un primo tempo, garantire una presenza e una sorveglianza leggermente rafforzate nei luoghi rilevanti in materia di migrazione». Vista la situazione, sottolinea il comunicato, la priorità sarà posta sul confine meridionale.

Per garantire a lungo termine l’intensificazione dei controlli e, nel contempo, continuare ad adempiere il proprio mandato originario, l’UDSC esaminerà le possibilità di aumentare il proprio organico. Il traffico transfrontaliero di persone e merci, che ricopre una grande importanza per la Svizzera, deve essere il più possibile mantenuto nonostante l'intensificazione dei controlli alle frontiere.

Scambio più intenso con le autorità partner

Tra i piani futuri, anche una maggior collaborazione intercantonale e internazionale. «Per respingere sistematicamente le persone senza un permesso di dimora valido che non presentano domanda di asilo e contenere la criminalità transfrontaliera, a livello nazionale l’UDSC si coordina maggiormente con i Cantoni e i corpi di polizia, che di principio sono competenti per la sicurezza, nonché con le altre autorità partner. A livello internazionale, le pattuglie miste già esistenti e lo scambio di informazioni con le autorità partner estere degli Stati confinanti vengono mantenuti e, laddove opportuno, ampliati. A medio termine verrà esaminata, e quindi attuata, la possibilità di ampliare i mezzi ausiliari tecnici per la sorveglianza elettronica dei valichi e dell’area di confine».

Più agenti

In adempimento delle misure richieste nelle due summenzionate mozioni, il Consiglio federale rivede la sua opinione sulla raccomandazione della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati di maggio 2022. Secondo la raccomandazione (FF 2022 2129), il Consiglio federale deve garantire che in seno all’UDSC il numero di persone incaricate di compiti di sicurezza, armate e in uniforme nonché abilitate a consultare dati sensibili non venga aumentato considerevolmente prima dell’entrata in vigore della rivista legislazione doganale. Dall’elaborazione del rapporto da parte della Commissione e dall’accettazione della raccomandazione da parte del Consiglio federale, la situazione è cambiata a causa delle richieste politiche di intensificazione dei controlli. Il Consiglio federale ha pertanto rivisto la sua opinione in merito alla summenzionata raccomandazione e preso atto che l’UDSC impiega da subito, e nella misura necessaria per svolgere i compiti del Corpo delle guardie di confine, anche specialisti doganali formati nell’ambito dei compiti di sicurezza.