Monitori per dieci giorni: «Non chiamatele vacanze»

Campi scout, corsi di Gioventù+Sport (G+S), colonie estive e chi più ne ha, più ne metta. L’offerta per i ragazzi, soprattutto durante l’estate e le festività, è vasta e piena di opportunità. Eppure, il sistema funziona solo grazie ai numerosi monitori e giovani volontari che si mettono a disposizione, dedicando parte del loro tempo libero.
In Svizzera, è stato introdotto da anni un «congedo giovanile»: tutti lavoratori, fino al compimento dei trent’anni, hanno diritto ogni anno a una settimana di congedo non pagato per svolgere attività di volontariato. Si tratta di una pratica ancora poco conosciuta in Ticino, ma che dà la possibilità a tutti gli under-30 di avere a disposizione cinque giorni da impiegare ad esempio per una colonia estiva, ma anche per seguire un corso di formazione G+S. E i datori di lavoro sono (o meglio, dovrebbero essere) tenuti a concederli.
Si raddoppia
Ora, il Parlamento vuole raddoppiare: in futuro saranno due le settimane previste per questo congedo giovanile. Il Consiglio degli Stati ha approvato tacitamente due mozioni identiche dell’ex consigliera nazionale Ursula Schneider Schüttel (PS/FR) e di Maja Riniker (PLR/AG), attuale vicepresidente della Camera del popolo.
La motivazione? Numerose organizzazioni sportive e culturali in Svizzera si fondano sul volontariato giovanile. Tuttavia, negli ultimi anni «la pressione e le esigenze della formazione, della professione o dello studio sono in costante aumento. È sempre più difficile impegnarsi parallelamente nel volontariato», spiegano Riniker e Schneider Schüttel.
Ferie oppure lavoro
«Questa decisione pionieristica segna un passo avanti decisivo nella lotta contro la crescente pressione alla prestazione a cui sono sottoposti i giovani nella nostra società e sottolinea il ruolo indispensabile dell’impegno volontario nella nostra società», si rallegra la Federazione svizzera delle associazioni giovanili (FSAG), chiedendone però una rapida attuazione.
C’è però un aspetto che la FSAG, da noi contattata, vuole mettere in evidenza: spesso i datori di lavoro non concedono agli apprendisti e ai giovani lavoratori questi congedi. «Soprattutto nei settori con molta pressione sui dipendenti, come l’ambito sanitario, i giovani non ottengono facilmente il congedo giovanile durante le vacanze scolastiche, ad esempio, perché molti dipendenti con figli vanno in vacanza in quel periodo», segnala la responsabile della comunicazione Aina Waeber. Il problema è che le colonie estive e i campi scout si devono (inevitabilmente) svolgere durante le vacanze scolastiche. Per tutelare i giovani lavoratori, la FSAG - su www.congedogiovanile.ch - risponde a tutta una serie di dubbi e di domande.
C’è infatti dell’altro: «Osserviamo anche che c’è molta pressione sui giovani affinché utilizzino i propri giorni di vacanza invece del congedo giovanile. Ma quest’ultimo è stato concesso affinché i giovani possano impegnarsi nella nostra società. Dirigere un campo scout in una tenda con 30 bambini per una settimana non è uno svago, ma un duro lavoro», critica la Federazione svizzera delle associazioni giovanili, secondo cui i datori di lavoro spesso non sono sufficientemente informati e sensibilizzati.
Alla ricerca di nuove leve
E così, a diventare temporaneamente monitori sono soprattutto studenti (spesso universitari), perché chi lavora ha spesso difficoltà a usufruire del congedo giovanile. «In effetti in larga maggioranza i nostri volontari sono degli studenti», ci fa sapere Tiziana Jurietti, segretaria d’organizzazione di atgabbes, l’associazione ticinese di genitori ed amici dei bambini bisognosi di educazione speciale.
Ogni anno, atgabbes organizza giornate, weekend, colonie e campi estivi per bambini e adulti con disabilità. «Siamo sempre alla ricerca di nuove leve, finora ogni anno siamo riusciti a completare i gruppi di monitori, ma con uno sforzo importante da parte nostra», sottolinea Jurietti, che valuta positivamente la decisione del Parlamento. «Per le colonie che organizziamo ogni anno, facciamo capo ad un numero importante di volontari. Con tale ampliamento, ci si può dunque aspettare che un maggior numero di persone voglia usufruire di questa opportunità».