I dati

Numerose richieste d'asilo di donne afgane

Nel mese di settembre 2023 sono state registrate in Svizzera 3966 domande d’asilo, ossia 965 in più che nel mese precedente
©Chiara Zocchetti
Ats
24.10.2023 10:11

Nel mese di settembre 2023 sono state registrate in Svizzera 3966 domande d’asilo, ossia 965 in più che nel mese precedente (+32,2 %). Rispetto a settembre 2022 il numero di domande è aumentato di 1285 unità. Tale incremento è dovuto principalmente alle domande secondarie presentate da donne e ragazze afgane che già soggiornano in Svizzera in virtù di un’ammissione provvisoria.

La statistica sull’asilo del mese di settembre 2023 risente della nuova prassi relativa al trattamento delle domande d’asilo depositate da donne e ragazze afgane, entrata in vigore nel mese di luglio 2023. Delle complessive 3966 domande presentate a settembre, circa 700 provengono da persone di cittadinanza afgana che vivono in Svizzera già da tempo e il cui soggiorno nel nostro Paese è regolamentato – solitamente un’ammissione provvisoria –. La nuova prassi permette loro di richiedere lo statuto di persone rifugiate presentando una nuova domanda d’asilo.

Dall’avvento al potere dei Talebani, in Afghanistan la situazione di donne e ragazze ha continuato a peggiorare in molti ambiti della vita. Le numerose restrizioni e prescrizioni comportamentali loro imposte hanno gravi conseguenze sui loro diritti umani e limitano notevolmente i loro diritti fondamentali. Pertanto, una volta esaminati i singoli casi, di norma a queste persone viene riconosciuta la qualità di rifugiati. Così facendo la Svizzera, come altri Stati europei, segue le raccomandazioni dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EUAA).

L’Afghanistan è il principale Paese di provenienza

Nel mese di settembre l’Afghanistan è stato il principale Paese di provenienza con 1486 domande d’asilo (749 in più rispetto al mese di agosto), seguito da Turchia (846; +69), Algeria (179; +27), Eritrea (170; -63) e Marocco (157; +44).

Delle 3966 domande d’asilo presentate nel mese di settembre, 3083 erano domande primarie (agosto 2023: 2454 domande primarie). Le persone che presentano una domanda d’asilo primaria lo fanno indipendentemente da altre persone che hanno già chiesto protezione. Nel mese di settembre 2023 i principali Paesi di provenienza per quanto riguarda le domande primarie sono stati l’Afghanistan (964; +328), la Turchia (719; +77), l’Algeria (175; +26), il Marocco (156; +45) e la Siria (113; +3). Una domanda secondaria, al contrario, interviene successivamente a una domanda d’asilo già registrata (p. es. in caso di nascita, ricongiungimento familiare o domanda d’asilo multipla).

Domande d’asilo liquidate in prima istanza

Complessivamente, nel mese di settembre 2023 la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha liquidato in prima istanza 2357 domande d’asilo, di cui 633 con una decisione di non entrata nel merito (in 542 casi in virtù dell’Accordo di Dublino), 654 con la concessione dell’asilo e 501 con l’ammissione provvisoria. Il numero di casi in giacenza in prima istanza è aumentato di 1084 unità rispetto al mese di settembre, attestandosi a 14 729.

Sempre nel mese di settembre, 1249 persone hanno lasciato la Svizzera sotto il controllo delle autorità o sono state rimpatriate o trasferite in uno Stato terzo. Il nostro Paese ha chiesto ad altri Stati Dublino di farsi carico di 1356 richiedenti l’asilo e 160 persone sono state così trasferite nello Stato Dublino competente. Contestualmente la Svizzera ha ricevuto 267 domande di presa in carico Dublino e 63 persone sono state trasferite in Svizzera.

Ucraina: statuto di protezione S (procedura speciale)

Nel mese di settembre, 1888 persone provenienti dall’Ucraina hanno richiesto lo statuto di protezione S. Nel medesimo lasso di tempo lo statuto di protezione S è stato concesso a 1630 persone, mentre in altri 113 casi è stato negato perché non erano soddisfatti i criteri pertinenti.

Nel corso del mese di settembre lo statuto S è cessato in 1167 casi in quanto le persone in questione hanno lasciato la Svizzera. Complessivamente, dalla sua attivazione lo statuto di protezione S è cessato in 17 077 casi, mentre in 4338 casi la fine dello statuto è in esame. A fine settembre le persone titolari dello statuto S erano in totale 65.746.