Svizzera

Occupazione in crescita in Svizzera, ma calano i posti liberi

Nel secondo trimestre 2025 +0,6% di impieghi rispetto all’anno precedente - A trainare sono i servizi, mentre l’industria perde terreno - Diminuiscono le difficoltà di reclutamento, ma le imprese restano caute nelle previsioni
©Gabriele Putzu
Red. Online
25.08.2025 08:56

Nel secondo trimestre del 2025 l’occupazione in Svizzera (agricoltura esclusa) ha continuato a crescere, pur con segnali contrastanti tra i diversi settori economici e nelle prospettive per i prossimi mesi. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio federale di statistica (UST), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si contano 35 400 posti di lavoro in più, pari a un incremento dello 0,6%.

Complessivamente, le imprese in Svizzera impiegavano 5,532 milioni di persone, di cui il 46,7% donne. L’occupazione a tempo parziale rimane diffusa, con 2,286 milioni di impieghi (69,4% ricoperti da donne). Calcolata in equivalenti a tempo pieno, la forza lavoro ammonta a 4,320 milioni di posti, con un incremento di 21 000 unità (+0,5%) in un anno.

Settori a due velocità

L’analisi conferma una dinamica divergente tra industria e servizi. Nel comparto secondario (industria e costruzioni) i posti sono scesi dello 0,4% (-4600 unità), portando il totale a 1,129 milioni. Al contrario, il terziario ha proseguito la sua crescita, con 40 000 posti in più (+0,9%), per un totale di 4,402 milioni di impieghi.

La tendenza si rispecchia anche nelle variazioni a breve termine: rispetto al trimestre precedente e al netto della stagionalità, l’occupazione complessiva è salita di 4900 unità (+0,1%). Mentre l’industria ha perso 2800 posti (-0,2%), i servizi ne hanno guadagnati 6700 (+0,2%).

Posti liberi in calo

Il mercato del lavoro mostra però segnali di raffreddamento sul fronte della domanda: nel secondo trimestre del 2025 le imprese hanno notificato 93 200 posti vacanti, con un calo del 10% rispetto a un anno prima. La contrazione ha interessato sia il settore secondario (-14,2%) che quello terziario (-8,8%). La quota complessiva di posti liberi è pari all’1,7% del totale.

Reclutamento più semplice, ma imprese caute

Dopo anni di forte tensione, le difficoltà nel reperire personale specializzato sono diminuite. La quota di aziende che segnalano problemi nel reclutamento è scesa al 37,1%, ossia 2,2 punti percentuali in meno rispetto al 2024.

Resta invece prudente l’orientamento delle imprese per i prossimi mesi. Nel secondo trimestre 2025, l’11% degli impieghi era in aziende che prevedevano aumenti degli effettivi (12,3% un anno prima), mentre il 4,3% in realtà che si attendevano una riduzione (contro il 3,7% del 2024). L’indicatore delle previsioni occupazionali è così calato di 1,1 punti percentuali su base annua, pur rimanendo positivo a quota 1,04.

Un quadro in chiaroscuro

In sintesi, l’occupazione in Svizzera prosegue la sua crescita, trainata dai servizi e dall’aumento dell’occupazione femminile, mentre l’industria e le costruzioni restano in difficoltà. Il calo dei posti vacanti e la prudenza delle imprese segnalano un raffreddamento delle prospettive, pur in un contesto di domanda di lavoro ancora solida e con minori tensioni sul reclutamento.

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