Il caso

Parla il CEO di Swatch: «I dazi USA alla Svizzera? Arbitrari e ingiustificati»

Secondo Nick Hayek queste tariffe stimoleranno però l'attività del gruppo orologiero, contrariamente a quello che si potrebbe credere
©Gabriele Putzu
Ats
05.08.2025 12:05

I dazi doganali del 39% imposti dagli Stati Uniti alla Svizzera sono «arbitrari» e «ingiustificati». A dirlo è il CEO di Swatch Nick Hayek, secondo cui però queste tariffe stimoleranno l'attività del gruppo orologiero, contrariamente a quello che si potrebbe credere.

«Sono convinto che Donald Trump voglia raggiungere un accordo e mostrarlo ai suoi elettori negli Stati Uniti. Sono fiducioso che il dazio del 39% non rimarrà in vigore», afferma Hayek in un'intervista concessa oggi al quotidiano «Le Temps». Per la Svizzera però questo dimostra «una crisi di leadership», prosegue l'imprenditore, stando al quale la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter deve reagire e trovare una soluzione di persona e sul campo.

«Trump ha inviato un segnale chiaro fissando la data del 7 agosto» per l'entrata in vigore effettiva dei dazi sul made in Switzerland, continua Hayek. Per il numero uno di Swatch comunque, «nulla giustifica una tassa così arbitraria. Dovremmo essere allo stesso livello dell'Unione europea», ossia al 15%, una percentuale a suo dire «accettabile e con la quale si potrebbe convivere».

In ogni caso, Hayek non teme una battuta d'arresto della domanda dall'altra sponda dell'Atlantico. Anzi, si aspetta l'effetto opposto: «Se i consumatori hanno paura che i prezzi aumentino di mese in mese, decidono di acquistare più rapidamente. È quello che osserviamo ogni volta».

«Abbiamo realizzato in aprile un mese record negli Usa perché i prezzi sarebbero cambiati dal primo maggio», argomenta il 70enne dalle colonne del quotidiano romando. Il mese seguente gli americani hanno continuato a comprare a pieno ritmo e a giugno i consumi sono rimasti sostenuti, aggiunge il presidente della direzione di Swatch.

Hayek ritiene inoltre che i fabbricanti di orologi non siano i più esposti nel settore dell'alta precisione e dichiara di essere molto più preoccupato per i produttori di macchinari. «Per gli orologi, tutti questi cambiamenti creano slancio, aumentando la desiderabilità dei prodotti tra i consumatori», si dice convinto il figlio del fondatore di Swatch, Nicolas Hayek (1928-2010).