Parmelin: «Speriamo in dazi più bassi da inizio dicembre»

Il consigliere federale Guy Parmelin spera in una diminuzione dei dazi doganali americani sulle importazioni dalla Svizzera a partire da inizio dicembre. «In Svizzera siamo pronti», ha detto Parmelin sulle onde della radio SRF. Negli Usa ci vuole un po' più tempo.
Una settimana fa, la Svizzera e gli Usa hanno firmato una dichiarazione d'intenti congiunta per ridurre i dazi doganali dal 39 al 15%. Per Parmelin l'accordo «non è stato un trionfo». «Ma ora abbiamo chiarito la situazione residua. Ciò è positivo per la stabilità», ha affermato il consigliere federale in un'intervista alla trasmissione Samstagrundschau della radio svizzerotedesca SRF.
«Quello che abbiamo fatto è stata realpolitik», ha precisato il ministro dell'economia ribadendo che gli Stati Uniti sono molto importanti. Per un piccolo Paese orientato alle esportazioni con soli nove milioni di abitanti, è «assolutamente necessario» praticare la realpolitik.
Parmelin ha inoltre respinto le critiche secondo cui la Svizzera avrebbe fatto troppe concessioni nell'accordo, precisando che finora esiste solo una dichiarazione d'intenti. «Ora bisogna negoziare», ha affermato il consigliere federale. Anche la Svizzera può avanzare alcune richieste: ad esempio, potrebbe chiedere maggiori deroghe in materia di dazi doganali. Tutto ciò farà parte dei futuri negoziati.
Il ministro dell'economia ha nuovamente smentito anche il sospetto che gli imprenditori elvetici avessero accesso a informazioni riservate come la bozza dell'accordo. «Devo dire chiaramente che non hanno mai ricevuto alcun documento segreto o riservato», ha affermato. Il Consiglio federale è e rimane l'unico responsabile dei negoziati. Prima dell'incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ai leader economici sono state fornite solo statistiche pubbliche e sono stati informati sullo stato delle discussioni con gli Stati Uniti.