Pene senza la condizionale quasi dimezzate nel 2024

Nel 2024, le pene detentive brevi senza la condizionale sono diminuite di quasi il 50% rispetto all'anno precedente, mentre le violazioni contro la legge sugli stranieri e la loro integrazione sono aumentati del 17%. Lo rileva in un comunicato odierno l'Ufficio federale di statistica (UST).
Il numero di pene detentive (inferiori a 6 mesi) si è quasi dimezzato nel giro di un anno, passando da poco meno di 6000 nel 2023 a poco più di 3000 l'anno scorso (-48%). Da notare che il numero di queste pene è addirittura inferiore a quello del 2007, anno in cui è stata registrata la cifra più bassa in assoluto. In quell'anno era entrata in vigore una modifica di legge che aveva l'obiettivo di ridurre le pene detentive brevi. Tale diminuzione è stata compensata da un maggior numero di pene pecuniarie (senza condizionale: +1600; con condizionale +1400).
Come negli anni precedenti, la pena pecuniaria è stata la sanzione più frequentemente inflitta (88% di tutte le condanne), mentre la detenzione è stata ordinata nel 12% di tutte le condanne, che in più della metà dei casi è piuttosto breve, ovvero inferiore a sei mesi (59%).
Secondo l'UST, nel 2024 il numero totale di condanne iscritte nel casellario giudiziale è rimasto stabile rispetto all'anno precedente (111'148 iscrizioni), ma con tendenze diverse a seconda della legge.
Come detto, le infrazioni contro la legge sugli stranieri e la loro integrazione hanno registrato un significativo aumento (+17%), raggiungendo quasi le 20'000 sentenze nel 2024, secondo l'UST. Il numero di espulsioni pronunciate sono state 2130.
Le condanne ai sensi del Codice penale sono diminuite del 6%, mentre quelle ai sensi della legge sugli stupefacenti hanno segnato una contrazione del 10% (3700 condanne), indica l'UST, secondo cui i reati violenti sono diminuiti del 13% e i reati contro il patrimonio del 5%.