PLR, due candidati alla presidenza del partito

Il consigliere agli Stati glaronese Benjamin Mühlemann e la consigliera nazionale sangallese Susanne Vincenz-Stauffacher si candidano per una co-presidenza del PLR Svizzero. Lo hanno annunciato oggi ai media a Mollis (GL).
La notizia è stata resa nota questa sera allo scadere del termine per presentare le candidature.
La 58enne Vincenz-Stauffacher è stata in passato presidente delle donne del PLR. Mühlemann, dal canto suo, siede da un anno e mezzo nel Consiglio degli Stati, prima di allora era stato consigliere di Stato e Landamano nel canton Glarona.
Intervistati a margine della Festa federale di lotta svizzera e giochi alpestri, in corso a Mollis da un giornalista dell'agenzia di stampa Keystone-ATS, i due hanno precisato che si è giunti all'idea di una co-presidenza perché avere due persone con posizioni praticamente identiche significa raddoppiare il potere del partito.
I valori condivisi e le esperienze positive maturate finora li hanno spinti a unire le forze, hanno spiegato Vincenz-Stauffacher e Mühlemann. «Le nostre posizioni coincidono su quasi tutti i punti», ha affermato il 46enne consigliere agli Stati.
Per quanto riguarda la linea politica che il duo intende seguire, il glaronese ha affermato che il PLR ha una posizione più chiara che in passato: «Non vi è alcun motivo per deviare da questa linea».
Mühlemann intende porre l'accento sulla cultura del dibattito. Come modello cita il Cantone di Glarona, dove le decisioni vengono prese in assemblea popolare. Per lui è estremamente importante introdurre una buona cultura del dibattito all'interno del partito. In qualità di politico finanziario, intende porre l'accento sulla politica economica.
Vincenz-Stauffacher, dal canto suo, intende concentrarsi sui temi della sicurezza. «Mi stanno a cuore la sicurezza interna, la sicurezza della difesa, la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, ma anche la sicurezza nella terza età», ha spiegato.
Per lei è fondamentale assumersi la responsabilità anche nei confronti dei «più deboli». Il suo co-candidato ha ribadito lo stesso concetto. Vuole garantire il benessere anche alle persone svantaggiate.
Il presidente uscente Thierry Burkart ha reagito su X a questa doppia candidatura, dichiarandosi soddisfatto. «Grazie di portare il PLR verso il futuro», ha scritto.
Prima della scadenza per la presentazione delle candidature sono stati ventilati numerosi nomi per la successione di Burkart, che lascerà a ottobre. Tra di essi il 50enne neocastellano Damien Cottier o il consigliere agli Stati Matthias Michel (ZG). Il primo, stasera in un'intervista ai giornali del gruppo ESH, ha affermato di essere stato sul punto di proporsi ma di aver rinunciato dopo aver appreso che c'erano altri due candidati e chi erano. «Questa doppia candidatura mi ha entusiasmato». Nessuna reazione finora per contro da Michel.
Sempre oggi ha annunciato di scendere in campo il presidente di Mass-Voll Nicolas Rimoldi. La sua candidatura non dovrebbe tuttavia avere possibilità, dato che il lucernese non è più membro del partito dal 2021.
Numerosa invece la schiera di chi, pur essendo quotato, ha deciso di non tentare la sorte. Tra di essi vale la pena ricordare il consigliere agli Stati Daminan Müller (LU) e il consigliere nazionale Andri Silberschmidt (ZH), entrambi tra i favoriti. Un chiaro 'no' è giunto anche dal consigliere agli Stati Andrea Caroni (AR), come pure dal consigliere nazionale vallesano Philippe Nantermod e dalla presidente della Camera del Popolo Maja Riniker (AG).
Come detto, l'attuale presidente del partito PLR Thierry Burkart lascerà la carica in ottobre. Il consigliere agli Stati argoviese rinuncia così alla presidenza circa due anni prima delle prossime elezioni federali.
In questo modo, dopo le sue dimissioni, la nuova leadership del partito avrà due anni di tempo per guidare il PLR al prossimo grande appuntamento elettorale, aveva dichiarato il 3 giugno 2025 al momento dell'annuncio delle dimissioni. Il 49enne è alla guida dei liberali radicali da quasi quattro anni. Una commissione interna al partito si è occupata della sua successione e ha raccolto le candidature fino ad oggi.