Energia

Prezzi elettricità: l'economia punta sul libero mercato

Lo sottolinea oggi economiesuisse, aggiungendo che lo Stato dovrebbe intervenire solo come ultima risorsa e in modo mirato
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Ats
28.11.2022 12:22

Per i produttori di elettricità e i grandi consumatori svizzeri, la soluzione all'esplosione dei costi dell'energia non va cercata nei sussidi statali, come avviene in molti Paesi europei, ma negli strumenti offerti dal libero mercato. Lo sottolinea oggi economiesuisse, aggiungendo che lo Stato dovrebbe intervenire solo come ultima risorsa e in modo mirato.

Solo poche settimane fa, i prezzi dell'elettricità hanno brevemente raggiunto livelli così alti che la bolletta mensile di molte aziende era superiore a quella di un intero anno, rileva l'organizzazione, precisando che la situazione è aggravata dal fatto che nel resto d'Europa i consumatori sono aiutati con quasi 800 miliardi di euro di fondi pubblici.

Ciò significa che le aziende svizzere competono ad armi non uguali con quelle che godono di sovvenzioni massicce, prosegue economiesuisse. Su sua iniziativa, si è recentemente formata un'ampia alleanza di produttori e consumatori di energia.

Le tre principali aziende elettriche svizzere (Alpiq, Axpo e BKW) e le associazioni industriali particolarmente toccate sul piano della domanda (cemsuisse, fial, GGS, Commerce Suisse, IGEB, scienceindustries, Swiss Textiles, Swissmem) hanno discusso i problemi attuali, le misure necessarie e le possibili soluzioni sviluppate. Tutti - precisa economiesuisse - hanno concordato sulla necessità di evitare le distorsioni del mercato e il sostegno ad annaffiatoio.

Le misure di aiuto non devono gravare sul bilancio dello Stato, già messo a dura prova, aggiunge economiesuisse, specificando che dovrebbero essere sussidiarie e coordinate a livello internazionale, in accordo con i produttori e i grandi consumatori.

Questi strumenti di economia di mercato dovrebbero permettere di frenare i prezzi dell'elettricità e offrire a entrambe le parti una maggiore sicurezza nella pianificazione e negli investimenti. Si tratta in particolare dei contratti di acquisto di energia e altre forme di contratti a lungo termine.

Solo in caso di emergenza le aziende riunite da economiesuisse si aspettano l'intervento dello Stato, che può assumere per esempio la forma della disoccupazione parziale. Un eventuale sostegno alla liquidità o riduzioni delle tasse sul prezzo dell'elettricità, misure statali già sperimentate, rafforzerebbero la resistenza delle imprese e fornirebbero loro un sollievo temporaneo.