Quei rapimenti, in Francia, legati al mondo delle criptovalute

Un cittadino svizzero di 22 anni del canton Vaud è stato rapito e tenuto sotto sequestro a Valence, nel dipartimento della Drôme (Francia), per ottenere un riscatto in criptovalute. La scorsa domenica è stato liberato durante un'operazione della gendarmeria francese. Sette persone sono state poste in stato di fermo in Francia e anche il ministero pubblico del Canton Vaud, dove l'uomo è domiciliato, ha aperto un'inchiesta penale.

Venerdì 29 agosto, intorno alle 19:50, la Centrale di Polizia del Canton Vaud è stata allertata in merito alla preoccupante scomparsa di un uomo di 22 anni, viene chiarito dalle autorità. L'informatore anonimo ha riferito che l'individuo era tenuto prigioniero in una località sconosciuta, tra la Svizzera e la Francia.

Le indagini, condotte in stretto coordinamento con la Polizia giudiziaria federale e in stretta collaborazione con le autorità francesi, hanno portato alla localizzazione della vittima a Valence, in Francia. Domenica 31 agosto 2025, a seguito dell'intervento dell'unità d’élite della Gendarmeria nazionale francese (GIGN), la vittima è stata rilasciata e diversi autori sono stati arrestati.

Durante la detenzione, aggiunge il Ministero pubblico vodese, «la vittima è stata gravemente maltrattata e ferita». RTS ha contattato il giovane che, ancora sotto shock, ha raccontato di «essere stato torturato per quattro giorni», subendo violenze estreme. Afferma in particolare di avere ricevuto «più di trenta colpi di coltello e di taglierino». Non si è trattato di un «semplice rapimento», ma afferma di «avere vissuto l'orrore».

«Secondo i primi accertamenti, una controversia relativa alle criptovalute potrebbe essere stata la causa dell'incidente», scrivono le autorità del canton Vaud. France Info riferisce che il 22.enne avrebbe lasciato credere sui social network di essere un importante investitore in criptovalute. Lui, parlando con RTS, smentisce questa versione, affermando di non avere neppure un account sui social.

Le sette persone, tra cui un minore di 17 anni, fermate sono state incriminate e poste in detenzione preventiva. Le ipotesi di reato, stando alle prime informazioni che emergono, sono di rapimento, sequestro di persona ed estorsione in associazione a delinquere con uso di armi.

I rapimenti a scopo di estorsione o i tentativi di rapimento legati alle criptovalute hanno registrato una recrudescenza negli ultimi mesi in Francia.

All'inizio di gennaio, un uomo di 56 anni era stato trovato nel bagagliaio di un'auto vicino alla città di Le Mans. Diversi media avevano riportato che si trattava del padre di un influencer di criptovalute di Dubai che si vantava online dei suoi profitti, e che anche per lui era stato chiesto un riscatto.

Alla fine di gennaio, il cofondatore di Ledger (un'altra società di criptovalute ndr.), David Balland, e la sua compagna erano stati rapiti nella loro casa nel dipartimento dello Cher. Balland, a cui è stato anche tagliato un dito, era stato liberato durante un'operazione di polizia, mentre la sua compagna era stata ritrovata legata in un veicolo.

A inizio maggio, un uomo che gestisce un'altra società specializzata in criptovalute, con sede a Malta, era stato rapito a Parigi per costringere il figlio criptomilionario a pagare un riscatto. La vittima, a cui i rapitori avevano pure tagliato un dito e per la quale era stato chiesto un riscatto di diversi milioni di euro, era stata liberata 58 ore dopo durante un assalto della BRI (Brigata di ricerca e intervento) in una villetta dell'Essonne, un dipartimento situato vicino alla capitale francese.

Pochi giorni dopo, un video mostrava il tentativo di rapimento della figlia e del nipote dell'amministratore delegato della società di criptovalute Paymium.