Svizzera

Riforma AVS, no all'aumento dell'età pensionabile

Il Consiglio federale rinuncia all'innalzamento dell'età di riferimento per andare in pensione - oggi 65 anni per tutti - a causa del «no» popolare del 2024 a un provvedimento simile
©Chiara Zocchetti
Ats
15.05.2025 13:05

Nessun aumento dell'età pensionabile, né tassa sulle transazioni finanziarie, ma incentivi a lavorare di più.

Sono solo alcuni degli elementi cardine della futura revisione dell'AVS - AVS2030 - presentati oggi dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, che dovrebbero garantire la stabilizzazione finanziaria del primo pilastro fra il 2030 e il 2040.

Il Consiglio federale rinuncia all'innalzamento dell'età di riferimento per andare in pensione - oggi 65 anni per tutti - a causa del «no» popolare del 2024 a un provvedimento simile.

Inoltre, precisa una nota odierna dei Dipartimento federale dell'interno (DFI), una simile misura «richiederebbe un lungo periodo di transizione e misure compensative, cosicché non inciderebbe sulle finanze dell'AVS in tempi sufficientemente rapidi».

Oltre a non voler toccare l'età pensionabile, il governo non vuole introdurre nuove fonti di finanziamento, come una tassa sulle transazioni finanziarie o un'imposta sulle successioni o sugli utili da sostanza immobiliare, ma intende concentrarsi sulle fonti di finanziamento esistenti.

Innalzamento età pensionabile: fuori discussione per i sindacati

Per l'Unione sindacale svizzera, con la revisione AVS2030 presentata oggi dal Consiglio federale l'innalzamento dell'età pensionabile è fuori discussione. Secondo l'USS, il Governo rinuncia a un'età di riferimento più elevata per andare in pensione - oggi 65 anni per tutti - a causa del «no» del popolo a un provvedimento simile del 2024.

Per l'organizzazione sindacale, la proposta governativa significa che l'innalzamento generale dell'età pensionabile non è più un tema. L'esecutivo rispetta la volontà degli elettori, che nel marzo 2024 hanno bocciato l'iniziativa dei Giovani Liberali con il 75% dei voti, indica l'Unione sindacale svizzera (USS) in una nota odierna.

Tuttavia, le misure unilaterali a favore dell'aumento dell'orario di lavoro sono deludenti, secondo l'USS. Mancano risposte a problemi specifici: ad esempio, non è stato previsto alcun aumento delle rendite per le persone a basso reddito. Questo nonostante un anno fa i datori di lavoro e tutti i partiti borghesi fossero favorevoli.

Anche l'associazione dei lavoratori Travailsuisse condivide l'opinione del Governo secondo cui un innalzamento dell'età pensionabile non è accettabile per la maggioranza. In linea di principio, accoglie con favore i chiarimenti per la prossima riforma dell'AVS, ma non riesce a capire perché non siano state incluse nuove forme di finanziamento, come la tassa sulle transazioni finanziarie, quella sulle successioni o quella su una parte degli utili della Banca nazionale.

Travailsuisse si dichiara inoltre scettica sul mantenimento dell'occupazione in età avanzata, in particolare sull'abolizione dell'età massima di 70 anni. L'associazione critica anche il freno al pensionamento anticipato, citando lo sforzo fisico di alcune professioni.