Roberto Balzaretti in cammino per avvicinare Svizzera e Italia

Non a bordo di un’auto blu, quelle che gli ambasciatori usano nelle visite ufficiali, ma un «democratico» vagone ferroviario, con accanto lavoratori e studenti diretti all’università; e poi, una volta a Perugia, tanto cammino a piedi nelle caratteristiche strette stradine del centro città. È cominciata così, in maniera informale, la prima tappa - l’Umbria - del viaggio «In cammino con la Svizzera» che l’ambasciatore Roberto Balzaretti ha intrapreso «alla scoperta di un di un’Italia che non conosciamo». Tre giorni di «incontri per conoscersi meglio» che si concluderanno venerdì pomeriggio con una camminata ad Assisi, fianco a fianco con il Custode generale del Sacro Convento, Frà Marco. Quando, visto l’impegno dei frati di Assisi per la pace, non potrà non essere ribadita l’urgenza di mettere fine alle guerre, in Ucraina, Medio Oriente e ovunque nel mondo.
«Rapporti intensi»
«Quando si cammina si vede meglio ciò che ci circonda. Magari ci si ferma un po’ oppure ci si siede su una panchina, per approfondire quel che è di interesse comune, dalle cose più insignificanti ai grandi problemi del mondo». Questo il concetto che l’ambasciatore ha espresso nei suoi incontri con le autorità locali, gli imprenditori e i rappresentanti dell’Università per stranieri per spiegare la decisione di «fare una camminata attraverso 20 regioni italiane». Spesso infatti, ha precisato, ci sono cose molto vicine a noi che ignoriamo. È il caso, ha sottolineato, della Svizzera: «Tra i nostri due Paesi ci sono rapporti intensissimi. Eppure per le sue leggi, le sue molte lingue e le sue tradizioni la Confederazione viene spesso vista da molti italiani come un ‘oggetto misterioso’». L’ambasciatore Balzaretti aveva trovato una analoga situazione di scarsa conoscenza della Svizzera anche in Francia, dove negli anni scorsi ha rappresentato la Confederazione. Allora aveva realizzato, in forma ridotta rispetto al giro delle regioni d’Italia che ha cominciato a Perugia, un’iniziativa simile. In Francia l’ufficialità, le auto blu, era stata sostituita da biciclette. Quell’esperienza aveva generato amicizie che durano ancora «e anche dei rapporti tra università ed aziende dei due paesi si sono sviluppati oltre le attese».
Di qui l’idea del bis, per «conoscere le particolarità locali del territorio italiano, parlare della Svizzera con interlocutori di diversi settori e creare sinergie tra le eccellenze dei due Paesi, rafforzare il dialogo e il rapporto di vicinanza tra la Svizzera e l’Italia». La risposta dell’Umbria è stata estremamente positiva. Le autorità umbre - dalla presidente della Regione Stefania Pozzetti al vicesindaco di Perugia Marco Pierini - hanno espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa dell’ambasciata svizzera; e tutti si sono rallegrati della scelta dell’Umbria come prima tappa di «In cammino con la Svizzera».
Perugia è del resto una città da sempre aperta sul mondo, come dimostra la grande affluenza di giovani stranieri che scelgono per i loro studi italiani la locale Università per stranieri, dove era attesa con grande interesse la «lectio magistralis» dell’ambasciatore Balzaretti. Tema: il valore del diritto e dell’equilibrio in un mondo di transizione. Molto favorevoli anche i rappresentanti dell’Università e del mondo imprenditoriale. Negli incontri con il mondo imprenditoriale Balzaretti si è potuto rendere conto di persona della somiglianza tra il tessuto economico della Svizzera e dell’Umbria, entrambe con molte piccole e medie aziende e specializzazioni in comune per esempio nell’elettronica e delle macchine di precisione. E, visitando la svizzera GemaTEG, ha intravisto le possibilità di accrescere ulteriormente la collaborazione bilaterale nei settore della ricerca, dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale.
La «camminata» svizzera iniziata in Umbria si concluderà alla fine del 2027. Il programma verrà sviluppato strada facendo, ma sono state già state individuate le possibili tappe del 2026: dopo l’Umbria saranno probabilmente Toscana, Lombardia (nelle zone di confine con la Svizzera), Campania, Liguria, Sardegna, Sicilia, Piemonte e Valle d’Aosta, Abruzzo e Molise. In ogni regione si terrà conto delle specificità nel contesto delle relazioni tra Svizzera e Italia. A ricordo del modo «di parlarsi» che c’è stato nel corso della visita l’ambasciatore Balzaretti ha donato ai governanti dell’Umbria una panchina da interno fatta costruire appositamente a Berna con una stampante 3D e materiali riciclati sostenibili.