Scudo: far emergere gli immobili

Suggerita dal dott. Angelucci una possibilità alternativa
Red. Economia
24.10.2009 05:00

LUGANO - Novità sul fronte delle possibilità di regolarizzazione delle attività detenute in Svizzera da parte di residenti in Italia. Fino a ieri sembrava che nell?ambito dello scudo fiscale non fosse possibile trovare una soluzione per coinvolgere in questo provvedimento anche le abitazioni secondarie o di vacanza situate in Svizzera. Infatti la disciplina non consente di scudare gli immobili in Svizzera.

Invece in un pomeriggio di studio della SUPSI, da parte del Dott. Pierpaolo Angelucci, commercialista di Milano, è stata suggerita una soluzione che giunge al risultato di sanare la posizione almeno per il futuro, pur al di fuori della procedura di rimpatrio. Secondo il relatore, qualora l?immobile sia stato acquistato o ricevuto per successione o donazione in un periodo d?imposta non più soggetto ad accertamento, in quanto scaduti i termini di prescrizione, vi sarebbe la possibilità di «denunciarne» il possesso senza temere l?applicazione di rilevanti sanzioni.

Sarebbe necessario indicare l?immobile nel modulo RW nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d?imposta 2009 (da presentarsi nel settembre 2010), effettuando contestualmente il «ravvedimento operoso» (in Svizzera denuncia spontanea) per il periodo d?imposta 2008. In questo caso, sarebbero applicate sanzioni pari, se non addirittura inferiori all?imposta straordinaria del 5% prevista dallo scudo fiscale.