Criminalità

Sempre più assalti ai bancomat

Nel 2019 sono stati presi di mira 22 distributori di banconote - I crimini sono «commessi da piccoli gruppi di tre o quattro persone»
© CdT/Chiara Zocchetti
Ats
09.02.2020 13:35

Il numero di rapine ai bancomat è aumentato notevolmente nell’ultimo anno in Svizzera. «La Confederazione è particolarmente attraente perché ha ancora molti bancomat che contengono molti soldi», dice al domenicale Matin Dimanche il responsabile delle comunicazioni della polizia vodese Jean-Christophe Sauterel.

Secondo i dati dell’Ufficio federale di polizia (Fedpol), nel 2019 sono stati presi di mira 22 distributori automatici di banconote, contro quattro nel 2018 e due nel 2017.

Il fenomeno proviene dai paesi vicini, precisa Fedpol. I crimini sono generalmente «commessi da piccoli gruppi di tre o quattro persone, legati a bande organizzate provenienti principalmente dall’Europa dell’Est».

Secondo un portavoce del gruppo bancario Raiffeisen, gli attacchi sono più probabili nelle regioni vicine ai confini e alle strade principali. Nel canton Ginevra l’anno scorso ne sono stati registrati otto, sei dei quali con esplosivi.

Le banche sono consapevoli di dover agire e stanno prendendo delle misure. Raiffeisen intende scoraggiare i ladri rendendo più difficile scassinare i bancomat, riempiendoli con meno soldi e intensificando la videosorveglianza.

Tutti i precedenti in Ticino

Metà giugno 2019 a Sant’Antonino – La data esatta non è stata comunicata, ma verso la metà di giugno di quest’anno c’è stato un tentato furto all’apparecchio della Banca Migros che si trova nel centro commerciale di Sant’Antonino. Per il tentato colpo, in seguito sono stati arrestati due uomini, un 28.enne svizzero e un 35.enne sloveno.

11 maggio 2019 a Stabio – È successo verso le 4.30 della notte, per l’ennesima volta ai danni di un bancomat Raiffeisen, quello di via Ligornetto a Stabio. L’esplosione è riuscita - con la cosiddetta tecnica della marmotta.

3 aprile 2019 a Molinazzo di Monteggio – Anche in questo caso si era trattato di un tentativo di furto con scasso sempre ad un bancomat della Raiffeisen.

30 marzo 2019 nel Varesotto – I malviventi assaltano un bancomat di una filiale del Credito Bergamasco a Brinzio, località del Varesotto poco distante dal Gaggiolo.

14 marzo 2019 a Novaggio – Ancora una volta a essere stato preso di mira è il bancomat della Raiffeisen in Piazzale Pietro Demarta a Novaggio. I ladri, poi fuggiti, hanno fatto detonare una carica esplosiva attorno alle 2.30 di notte.

6 febbraio 2019 a Taverne – Questa volta a finire nel mirino dei malviventi è il bancomat della Migros di Taverne. Dopo aver sfondato la vetrina del supermercato ed essere entrati nel negozio sono riusciti a forzare la cassaforte dal bancomat usando una fiamma ossidrica e quindi ad impossessarsi del denaro al suo interno. Tuttavia grazie al sistema di sicurezza interno dell’apparecchiatura, il denaro è stato macchiato di inchiostro verde. Si tratta di un modus operandi un po’ differente. Anche l’istituto bancario che gestisce l’apparecchio è diverso da quello colpito più e più volte nel nostro cantone.

30 novembre 2018 ad Arzo – Viene fatto esplodere il distributore della banca Raiffeisen ad Arzo, in via Andrea Salvatore Aglio. I malviventi hanno fatto detonare una carica esplosiva al fine di forzare il bancomat, asportandone il contenuto, per poi darsi alla fuga. Il colpo è avvenuto poco dopo le 2.30, con lo stesso modus operandi adottato a Coldrerio.

23 novembre 2018 a Coldrerio – Assalto al bancomat a Coldrerio. Intorno alle 2 di notte una forte esplosione in Via Mola: tre uomini mascherati hanno fatto detonare una carica esplosiva e sono riusciti a impossessarsi del contenuto del bancomat prima di darsi alla fuga a bordo di un furgone grigio.

22 novembre 2018 in Italia – La notte prima – tra mercoledì e giovedì – con la stessa modalità sono stati presi di mira altri tre bancomat. Almeno due di questi potrebbero avere un nesso tra loro: ladri hanno infatti esplodere alle 3 del mattino un bancomat di Macallo con Casone (a meno di 70 chilometri da Coldrerio) e, un’ora più tardi, quello di Melzo. I due paesi, cartina alla mano, distano una cinquantina di chilometri l’uno dall’altro. Il terzo colpo, invece, è avvenuto a Palazzolo Sull’Oglio dove è oggettivamente più difficile che dietro al ‘botto’ ci sia la stessa mano.