Simon Michel denunciato per delitti contro l'onore

Il consigliere nazionale liberale radicale solettese Simon Michel è stato denunciato per delitti contro l'onore. La denuncia è stata depositata presso il Ministero pubblico del Canton Soletta, che ha chiesto la revoca dell'immunità del deputato per poter indagare.
La procura solettese ha confermato all'agenzia di stampa Keystone-ATS una notizia in questo senso diffusa dal portale di notizie online 20min.ch. Dato che Michel, 48 anni, è un parlamentare, bisogna prima capire se la sua immunità verrà revocata, scrive il ministero pubblico nella sua risposta senza fornire altre informazioni.
I Servizi del parlamento hanno di recente pubblicato una richiesta di revoca dell'immunità del solettese e hanno invitato il politico stesso a una dichiarazione. Lo stesso Michel non ha detto finora nulla sul caso specifico.
In un post odierno su X, Michel ha scritto di essere stato informato dalla Commissione per l'immunità del fatto che la procura di Soletta ha ricevuto una denuncia da un cittadino per delitti contro l'onore e che è stata depositata un'inchiesta per togliergli l'immunità. La commissione esaminerà il caso come al solito e poi deciderà come procedere. «È una procedura normale», ha precisato il parlamentare.
Simon Michel siede in Consiglio nazionale dal 2023. Dal 2017 al 2024 è stato membro del Gran Consiglio di Soletta. Dal 2014 è inoltre CEO dell'azienda di tecnologia medica Ypsomed, che è stata fondata da suo padre.
I membri delle massime autorità federali - quindi anche chi siede in Consiglio nazionale e nel Consiglio degli Stati - sono protetti da azioni penali dall'immunità parlamentare. Lo scopo di questi privilegi è preservare la funzionalità delle autorità federali, precisa una scheda informativa dei servizi del Parlamento.
Il fatto che l'immunità di un membro del Consiglio venga rescissa è estremamente raro. La revoca deve essere richiesta ufficialmente da un'autorità di perseguimento penale. Sono in seguito la Commissione dell'immunità del Consiglio nazionale (CDI-N) e la Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (CAG-S) a decidere in merito alla richiesta presentata.
L'ultima volta che i due organi hanno autorizzato una misura di tale portata, aprendo così la strada alle indagini, è stato lo scorso giugno: a farne le spese è stato il consigliere nazionale Andreas Glarner (UDC/AG). Il motivo era un video deepfake che Glarner aveva condiviso durante la campagna elettorale del 2023. Nel filmato, la consigliera nazionale dei Verdi di Basilea Sibel Arslan invitava a votare per l'UDC. Arslan aveva poi denunciato Glarner.
I delitti contro l'onore nel Codice penale svizzero proteggono la reputazione e il senso dell'onore delle persone da offese intenzionali. Si tratta in particolare di ingiuria (offendere qualcuno nel suo onore con parole, gesti, scritti o atti), diffamazione (attribuire a qualcuno un fatto disonorante, falso o non provato, comunicandolo a terzi), oltraggio (forma lieve di ingiuria, spesso verbale e impulsiva) o calunnia (accusare falsamente qualcuno di un crimine presso autorità, con intento di nuocere).