Sostegno immediato da Berna al piano di pace USA per il Medio Oriente

Il Consiglio federale sostiene con misure immediate il piano di pace statunitense in 20 punti per il Medio Oriente. Lo ha deciso nella sua seduta odierna dopo essere stato informato dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in merito.
La Svizzera mette a disposizione le sue competenze tecniche nei settori del diritto internazionale umanitario, del disarmo e dello sminamento e potenzia il suo aiuto umanitario a Gaza. Berna intende inoltre contribuire a rafforzare l'Autorità palestinese, precisa una nota dell'esecutivo.
Il DFAE stanzia 20 milioni di franchi supplementari per sostenere in modo mirato il processo di stabilizzazione in Medio Oriente. Verranno immediatamente messi a disposizione 10 milioni per l'aiuto umanitario a Gaza sotto forma di contributi all'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e alla Mezzaluna Rossa Palestinese, tramite l'intermediario della Croce Rossa Svizzera. Allo stesso tempo Berna lancia un appello per la riapertura del corridoio umanitario giordano, essenziale per la consegna degli aiuti a Gaza.
La Confederazione contribuirà con altri 10 milioni a portare avanti le riforme dell'Autorità palestinese, in particolare nei settori della giustizia, dell'amministrazione e dei diritti politici, con l'obiettivo di gettare basi solide per un futuro Stato palestinese.
Inoltre la Svizzera invierà quattro esperti temporaneamente al Civil-Military Coordination Center diretto dagli USA a Kiryat Gat, in Israele. Essi metteranno a disposizione le loro competenze in aiuto e diritto umanitario, disarmo e sminamento. Dal cessate il fuoco del 10 ottobre 2025 si registrano progressi con liberazione di ostaggi e un maggiore afflusso di aiuti, seppur insufficienti, sottolinea la nota.
Il piano in 20 punti degli Stati Uniti - ricorda il Consiglio federale - mira a porre fine alla guerra a Gaza e a offrire una prospettiva di pace duratura in Medio Oriente. È complementare alla Dichiarazione di New York, adottata nel settembre del 2025 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e sostenuta dalla Svizzera. Ai sensi di tale dichiarazione, i Paesi sono tenuti ad adoperarsi per mettere fine al conflitto, ripudiare il terrorismo, attuare la soluzione a due Stati e garantire un'integrazione regionale basata sul diritto internazionale.