Il punto

Svizzera centrale: l'UDC in crescita al Nazionale, ma non agli Stati

Il partito democentrista appare lanciato in particolare nel canton Lucerna
© CdT/Chiara Zocchetti
Ats
26.09.2023 09:37

Nella Svizzera centrale l'UDC è data in crescita al Consiglio nazionale in particolare nel canton Lucerna. Più complicata la situazione al Consiglio degli Stati, che per il partito di Marco Chiesa rimane un difficile banco di prova.

Lucerna

(CONSIGLIO NAZIONALE: 9 seggi; 3 Centro, 2 UDC, 1 PLR, 1 PVL, 1 PS, 1 Verde)

Dei nove eletti non si ripresentano in tre, tutte donne: si tratta di Yvette Estermann (UDC), Ida Glanzmann (Centro) e Prisca Birrer (PS). Si ricandidano invece i due deputati del Centro Priska Wismer e Leo Müller, Franz Grüter (UDC), Peter Schilliger (PLR), Michael Töngi (Verdi) e Roland Fischer (PVL).

Tre le congiunzioni di liste: quella fra PS, Verdi e Verdi-liberali, fra il Centro e il PLR, e fra l'UDC e i «no vax» di «Mass-Voll». Considerati i numeri record di liste (48) e candidati (387), risulta complicato fare previsioni.

I sondaggi danno l'UDC in crescita, che grazie all'alleanza con «Mass-Voll» ha le carte per ottenere un terzo mandato. In calo invece il Centro, che quattro anni fa aveva ottenuto il suo terzo seggio grazie al conteggio dei voti «residui». Stabili le altre formazioni.

(CONSIGLIO DEGLI STATI: 1 Centro, 1 PLR)

Damian Müller (PLR) e Andrea Gmür (Centro) si ricandidano e dovrebbero essere riconfermati. I due partiti, un tempo avversari dichiarati nel cantone cattolico, hanno infatti rinnovato la loro alleanza per entrambe le Camere. In corsa ci sono anche candidati di UDC, PS e PVL, ma tutti con chance ridotte.

Svitto

(CONSIGLIO NAZIONALE: 4 seggi; 2 UDC, 1 PLR, 1 Centro)

L'UDC è la forza trainante nel Cantone, con il consigliere nazionale Marcel Dettling che si ricandida e Pirmin Schwander che invece non si ripresenta (ma è in corsa per gli Stati) e dovrebbe essere rimpiazzato dal presidente dell'UDC cantonale Roman Bürgi.

Anche il seggio dell'ex presidente del PLR svizzero Petra Gössi (a sua volta in corsa anche per la Camera alta) non è a rischio. Dovesse riuscirle il passaggio agli Stati è già pronto ai blocchi di partenza il presidente dell'Unione delle arti e mestieri cantonale Heinz Theiler.

Più a rischio il seggio del Centro, con l'uscente Alois Gmür che non si ripresenta. Il seggio è ambito anche dal PS, che dal 2015 non ha più un rappresentante al Nazionale. Ma considerati i rapporti di forza nel cantone a maggioranza borghese l'impresa sarà ardua.

(CONSIGLIO DEGLI STATI: 1 Centro, 1 UDC che non si ripresenta)

La corsa è particolarmente avvincente agli Stati, con Othmar Reichmut (Centro) che quattro anni fa aveva strappato un seggio all'UDC e si ripresenta, e il «senatore» dell'UDC Alex Kuprecht che invece dopo 20 anni a Berna non si ricandida.

La poltrona è contesa in particolare dai consiglieri nazionali Petra Gössi (PLR) e Pirmin Schwander (UDC): colui che è considerato uno dei politici più a destra a Palazzo federale aveva già tentato nel 2019 il passaggio alla Camera alta, ma era stato battuto dal candidato del Centro. In corsa, ma senza grandi speranze, ci sono anche anche la gran consigliera del PS Elsbeth Anderegg Marty e Dave Heinzer dei Verdi.

Zugo

(CONSIGLIO NAZIONALE: 3 seggi; 1 UDC, 1 Centro, 1 Verdi)

I seggi di Thomas Aeschi, presidente del gruppo UDC a Palazzo federale, e di Gerhard Pfister, presidente nazionale dell'Alleanza del Centro, non sono a rischio. Gli occhi sono invece puntati sul mandato di Manuela Weichelt (Lista alternativa/Verdi), prima donna a rappresentare Zugo nella Camera del popolo che quattro anni fa aveva sottratto un seggio al PLR.

Per conservare il seggio, i Verdi hanno stretto un'alleanza con PS, PEV e Cristiano-sociali. Anche UDC e PLR hanno unito le liste, ma il 40% di voti ottenuto quattro anni fa rischia di non bastare per fare il raddoppio.

(CONSIGLIO DEGLI STATI: 1 Centro, 1 PLR)

I consiglieri agli Stati Matthias Michel (PLR) e Peter Hegglin (Centro) si ripresentano e tutto fa pensare che saranno riconfermati. O come ha scritto il portale online «Zentralplus» ci vorrebbe «un patto col diavolo» per cambiare la situazione.

In corsa ci sono pure il presidente dell'UDC cantonale Thomas Werner, la consigliera nazionale Manuela Weichelt (Verdi), Kim Weber (PVL), e l'ex attore comico senza partito Marco Rima, che si è fatto conoscere in particolare per le sue invettive contro le misure anti-Covid.

Uri

(CONSIGLIO NAZIONALE: 1 seggio del Centro)

L'unico seggio è da quattro anni quello di Simon Stadler (Centro), che recentemente si è fatto conoscere con la proposta di un pedaggio al San Gottardo. Per non sbarrargli la strada, il PS ha rinunciato a una candidatura. Unica sfidante è la gran consigliera dell'UDC Claudia Brunner, che si trova però di fronte a un'impresa ardua.

(CONSIGLIO DEGLI STATI: 1 PLR, 1 Centro)

Entrambi gli uscenti si ripresentano e finora non si è fatto vivo nessun sfidante. Anche se nel Cantone ogni avente diritto al voto è un potenziale candidato, la riconferma dell'ex membro del governo cantonale Josef Dittli (PLR) e di Heidi Z'graggen (Centro), a sua volta ex consigliera di Stato nonché candidata al Consiglio federale, è considerata in entrambi i casi come scontata.

Glarona

(CONSIGLIO NAZIONALE: 1 seggio del Centro)

Martin Landolt non si ripresenta dopo 14 anni nella Camera del popolo, prima per il PBD (di cui è stato presidente a livello nazionale) e in seguito alla fusione con il PPD per l'Alleanza del Centro.

Tre partiti si contenderanno il seggio: il Centro con la gran consigliera Andrea Trummer, il PS con l'altra deputata cantonale Sabine Steinmann e l'UDC con Markus Schnyder, municipale di Glarona. Il confronto è aperto, ma non è escluso che le due candidate donne si tolgano voti a vicenda e finiscano per favorire il candidato dell'UDC.

(CONSIGLIO DEGLI STATI: 1 Verdi, 1 PLR che non si ripresenta)

Quattro anni fa l'elezione di Mathias Zopfi (Verdi), al posto di un «senatore» UDC, aveva creato la sorpresa, soprattutto fuori dai confini cantonali. La riconferma del 39enne, molto conosciuto e apprezzato nel Cantone, non dovrebbe essere in pericolo.

Per la poltrona di Thomas Hefti (PLR), che non si ricandida, i liberali-radicali lanciano nella corsa il 43enne responsabile delle finanze cantonali Benjamin Mühlemann, a sua volta dato favorito. L'UDC ha candidato il gran consigliere Peter Rothlin con l'intento dichiarato di attaccare la poltrona dei Verdi, ma l'impresa sarà alquanto ardua.

Nidvaldo

(CONSIGLIO NAZIONALE: 1 seggio dell'UDC)

L'attuale consigliere nazionale Peter Keller (UDC), non si ricandida. Al suo posto i democentristi mandano nella corsa il gran consigliere e presidente della sezione cantonale del partito Roland Blätter, che dovrà vedersela con altre due deputate nel parlamento cantonale: Regina Durrer, per l'Alleanza del Centro, e Beatrice Richard-Ruf del PLR. Gli osservatori prevedono un testa a testa fra la candidata del Centro e quello dell'UDC.

(CONSIGLIO DEGLI STATI: 1 seggio del PLR)

Hans Wicki, del PLR, è l'attuale consigliere agli Stati che si ripresenta per un nuovo mandato. A lungo si è pensato ad una possibile rielezione tacita, ma prima dello scadere dei termini di legge sono arrivate le candidature di Urs Lang, del movimento «no vax» «Aufrecht» e di Benedikt Zwyssig, di un gruppo che si definisce «indipendente e borghese». Il seggio di Hans Wicki non sembra comunque minacciato.

Obvaldo

(CONSIGLIO NAZIONALE: 1 seggio dell'UDC)

Monika Rüegger (UDC) ha tutta le carte per essere riconfermata. L'unico sfidante è Nico Fankhauser dei giovani del PLR, che è però considerato un outsider. Anche il PVL aveva intenzione di presentare un candidato che però ha rinunciato.

(CONSIGLIO DEGLI STATI: 1 seggio del Centro, rieletto tacitamente)

In mancanza di altre candidature, il «senatore» del Centro Erich Ettlin, considerato un tenore della politica finanziaria e fiscale sotto la Cupola federale, è già stato rieletto tacitamente.

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