Swatch Group è ai ferri corti con uno dei suoi azionisti?

Swatch Group e uno dei suoi azionisti, Greenwood Investorts, sono ai ferri corti. Il fondo d'investimento newyorkese, scrive il Blick, in quest'ultimo anno ha spinto, e non poco, per cambiare il volto dell'azienda. Il quotidiano zurighese, al riguardo, riferisce che Greenwood negli scorsi 18 mesi ha contattato più volte il management, chiedendo miglioramenti in vari aspetti della governance del gruppo. Da marzo, leggiamo, i rapporti si sono incrinati: Nick Hayek, presidente del comitato esecutivo, e sua sorella Nayla Hayek, presidente del consiglio di amministrazione, sin qui si sono rifiutati di vedere i rappresentanti del fondo o di rispondere ai loro messaggi.
È vero che Swatch Group è stata una grande delusione per gli investitori negli ultimi anni. Il proprietario di Omega, Longines e Breguet ha visto la sua valutazione crollare a 10 miliardi di dollari nel 2020, dopo aver raggiunto un picco di 34 miliardi di dollari nel 2014. Nel settembre 2021, Swatch Group ha perso il suo posto nello SMI, l'indice dei maggiori titoli della borsa svizzera. Dalla sua uscita dallo SMI, il titolo ha perso il 35%. Un investitore che avesse acquistato il titolo 10 anni fa avrebbe perso, oggi, il 13%. Tanto.
In un rapporto esplosivo pubblicato a metà novembre, Greenwood ha messo in guardia sulla posizione arretrata dell'azienda nel mercato degli orologi. «Il mantenimento dell'attuale status quo è inaccettabile e fatale per Swatch Group» si legge nel rapporto. E ancora: «L'industria orologiera nel suo complesso ha registrato un aumento dei ricavi del 64% dal 2010, contro appena il 6% di Swatch Group, i cui ricavi e margini sono rimasti stagnanti. I marchi premium e di lusso del Gruppo hanno perso quote di mercato significative».
E in effetti, dopo anni solidi (13-15%), i margini sono crollati al 4,5% nel 2024. Il rapporto indica altresì che le vendite di Omega, Breguet e Blancpain hanno sottoperformato i rispettivi segmenti dopo la morte nel 2010 del patriarca e fondatore Nicolas George Hayek e l'arrivo della nuova generazione Hayek.
Lo scorso maggio, l'Assemblea generale annuale ha concesso il discarico ai membri del Consiglio di amministrazione e della Direzione generale con appena il 55,7% dei voti espressi. Si è trattato di uno schiaffo per Swatch Group, dato che in Svizzera un risultato inferiore all'80% è già considerato un rifiuto da parte degli azionisti.
Nel loro rapporto, l'analista e fondatore del fondo, Steven Wood, e il suo collega Chris Torino, hanno criticato anche la scarsa governance di Swatch Group, gruppo descritto come «l'ultimo della classe» in questo settore. Al riguardo, il presunto maltrattamento degli investitori da parte di Swatch è considerato problematico. Ed è questo il punto cruciale della controversia, con l'investitore che ha avviato un procedimento legale dopo l'Assemblea generale del 21 maggio.
All'Assemblea generale, Steven Wood ha ricevuto il 61,9% dei voti espressi dagli azionisti al portatore e riteneva di avere il diritto di essere eletto nel Consiglio di amministrazione del Gruppo. Tuttavia, l'Assemblea generale ha respinto la sua elezione a grande maggioranza (79,2% dei voti contrari). Steven Wood ha affermato nella sua relazione che questa procedura è illegale.
Contattato, Swatch Group ha negato qualsiasi illegalità, «riservandosi tutti i diritti di agire» contro queste «false accuse». Il Gruppo cita una sentenza del Tribunale federale svizzero secondo cui l'Assemblea generale ha il diritto di rifiutare l'elezione di un rappresentante di una classe di azionisti nel Consiglio di amministrazione se vengono addotte «ragioni importanti». Queste «importanti ragioni», che Steven Wood ha respinto, erano già state elencate in aprile nell'ordine del giorno dell'Assemblea generale del 2025, firmato dalla presidente Nayla Hayek.
Il Consiglio di amministrazione di Swatch Group ha espresso chiaramente le sue obiezioni all'ingresso dell'investitore americano nel Consiglio di amministrazione: «Il signor Steven Wood, cittadino statunitense, non ha alcun legame apparente con la Svizzera, né con l'industria svizzera e i suoi prodotti». E ancora: «Non è conosciuto personalmente dal Consiglio di amministrazione. Il Consiglio di amministrazione ha una struttura leggera. È composto da membri che comprendono la cultura aziendale Swiss Made di Swatch Group. È importante per Swatch Group che i membri del suo Consiglio di amministrazione siano di nazionalità svizzera o che abbiano il loro centro di vita in Svizzera. Il signor Steven Wood non soddisfa questi requisiti».
È stato inoltre sottolineato che Steven Wood siede nel consiglio di amministrazione di Leonardo, il produttore italiano di armi. Per Swatch Group, questo lo squalifica. «Il Consiglio di amministrazione è assolutamente contrario all'elezione di una persona coinvolta in un gruppo internazionale di armamenti, a causa dei rischi di reputazione che ciò comporta» ha aggiunto la società.
Il dipartimento di comunicazione del Gruppo ha ribadito inoltre che trova «sorprendente che il Blick sia interessato a questo pamphlet di un investitore attivista americano» aggiungendo di dubitare che egli detenga lo 0,5% del capitale per soddisfare i criteri legali per la presentazione di mozioni all'ordine del giorno della prossima Assemblea generale.
Un portavoce di Greenwood Investors ha confermato via e-mail al quotidiano zurighese che il fondo detiene lo 0,5% delle azioni Swatch. Si tratta di una partecipazione molto piccola, che non ha molto peso rispetto al 44,1% controllato dalla famiglia Hayek e affiliati, ma è legalmente sufficiente per aggiungere punti all'ordine del giorno in assemblea.
Steven Wood, che non ha avuto notizie di Nick Hayek da quando ha pubblicato questo rapporto, spera dal canto suo di rappresentare tutti gli azionisti al portatore presso Swatch. «Intendiamo chiedere alla società di adottare standard minimi di buon governo» si legge sempre nel suo rapporto.
Tra le modifiche che il fondo vuole introdurre vi è il divieto di cumulare le cariche di presidente del Consiglio di amministrazione e di membro del Comitato esecutivo di Swatch Group. Ma anche l'inclusione di tre rappresentanti degli azionisti al portatore nel Consiglio di amministrazione e l'obbligo che tre membri del Consiglio siano indipendenti.
