Swiss abbandona l'obbligo del tedesco contro la penuria di piloti?

Swiss sta valutando la possibilità di abolire l'obbligo per i piloti di conoscere la lingua tedesca: il motivo è la carenza di personale, spiega il presidente della direzione Jens Fehlinger.
«Penso che nei prossimi anni dovremo riesaminare criticamente la necessità di conoscenza della lingua tedesca», afferma il 45.enne in dichiarazioni riportate oggi dall'Aargauer Zeitung. Ci sono già alcune compagnie aeree europee che richiedono solo l'inglese, ha aggiunto il manager di nazionalità tedesca. Il tema sembra comunque essere delicato. «Naturalmente discuteremo la questione in anticipo con le parti sociali», ha indicato una portavoce all'agenzia Awp.
Stando al quotidiano, l'associazione dei piloti Aeropers ha assunto una posizione piuttosto critica. Secondo l'organizzazione quando si tratta di comunicare in modo efficiente e comprensibile, soprattutto in caso di emergenza, è molto utile che l'equipaggio possa risolvere i problemi nella propria lingua madre, ha osservato un addetto stampa.
Per quanto riguarda la situazione del personale, Aeropers non ritiene che la regola linguistica sia il primo punto da affrontare: più importanti sono ritenute le condizioni di lavoro competitive. E queste sarebbero più difficili da negoziare se il potenziale bacino di candidati dovesse diventare più ampio, chiosa il responsabile della comunicazione.
Secondo la testata argoviese oggi circa due terzi dei piloti Swiss hanno il passaporto elvetico, mentre quasi il 30% proviene dalla Germania. La percentuale di piloti tedeschi è aumentata notevolmente negli ultimi anni: nel 2013 rappresentavano solo l'11%, mentre nel 2007 la loro quota era addirittura solo dell'1%.