Tamoil ferma la raffineria

COLLOMBEY (VS) - Tamoil subisce le prime conseguenze della situazione in Libia. A causa di margini di profitto «non interessanti» la raffineria di Collombey, in Vallese, ha anticipato ad aprile una chiusura per manutenzione per alcune settimane che era prevista per giugno. BP e Shell hanno intanto cessato di approvvigionarsi presso di essa in attesa di un chiarimento giuridico sulla situazione della Tamoil riguardo alle sanzioni internazionali e svizzere contro la Libia. «I margini (di guadagno) sulla raffinazione non sono per nulla interessanti» a causa degli alti corsi del greggio, ha indicato all'ATS il portavoce di Tamoil Svizzera, Laurent Paoliello, confermando una informazione della tv della Svizzera romanda TSR. La raffineria chiuderà dunque per un periodo «da tre a cinque settimane» per lavori di manutenzione. Questi erano previsti per giugno e il personale non subirà dunque conseguenze, ha precisato il portavoce.L'impresa petrolifera Tamoil Svizzera non è direttamente colpita dalle sanzioni contro il clan Gheddafi. Essa è solo indirettamente legata alla Libia. Il suo capitale azionario è controllato al 100% da Tamoil Group, una persona giuridica con sede nel principato di Monaco. Tamoil Group dipende da Oilinvest, una società con sede in Olanda controllata dalla Libyan Investment Authority.