Telefonia mobile, Rösti rinuncia al servizio di 72 ore in caso di blackout

Gli operatori di telefonia mobile elvetici possono tirare un sospiro di sollievo. Il Consiglio federale è infatti disposto a rinunciare al piano che avrebbe costretto Swisscom, Sunrise e Salt a dotarsi di un'alimentazione elettrica di riserva - dal costo stimato in 150 milioni di franchi annui - e che avrebbe garantito le comunicazioni anche in caso di interruzioni di corrente fino a 72 ore.
La decisione è stata presa a seguito di una tavola rotonda alla quale hanno preso parte il responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) Albert Rösti e i vertici di Swisscom, Sunrise e Salt. L'incontro era stato annunciato un anno fa dallo stesso ministro bernese.
Il Governo intendeva obbligare gli operatori a installare batterie e generatori diesel presso le loro oltre 9'000 antenne, per garantire il funzionamento delle reti di telefonia mobile anche in caso di gravi blackout. Il progetto posto in consultazione ha suscitato grande malcontento tra i protagonisti del settore. Secondo l'associazione delle telecomunicazioni (asut) le proposte non sarebbero realizzabili a livello pratico e alcune delle misure proposte inoltre non hanno una base giuridica.
Dal canto suo il Consiglio federale sostiene che una panne della rete di telefonia mobile comporterebbe in alcuni casi danni enormi, stimati in oltre 16 miliardi di franchi. Le chiamate di emergenza verrebbero interrotte, ci sarebbero più morti e feriti, oltre a problemi di sicurezza, e alcune aziende non sarebbero più in grado di operare correttamente.
Durante l'incontro è stato deciso di estendere l'alimentazione elettrica di emergenza da un'ora a quattro ore, secondo quanto affermato oggi a Berna da una portavoce del DATEC e confermato da diversi rappresentanti del settore, interpellati dall'agenzia finanziaria AWP a margine dello Swiss Telecommunication Summit organizzato dall'asut.
Il compromesso al quale si è giunti risulta essere decisamente più fattibile grazie all'istallazione nei prossimi cinque anni di batterie più all'avanguardia, ha spiegato un portavoce di Swisscom all'AWP. La strategia comporterà - come previsto - la modifica dell'ordinanza sui servizi di telecomunicazione (OTS). L'Esecutivo dovrebbe pronunciarsi in merito entro la fine dell'anno, ha rivelato la portavoce del DATEC.