Svizzera

Temporali, inondazioni e chiusura dello spazio aereo: il maltempo travolge la Romandia

Ieri sera, importanti allagamenti nel centro città hanno fatto vivere a Morges «una serata di inferno», mentre l'aeroporto di Ginevra si è visto costretto ad adottare alcune misure di sicurezza – FOTO
©LAURENT GILLIERON
Red. Online
26.06.2024 09:15

Sembrano immagini prese da film catastrofici quelle con cui è stata dipinta la Svizzera nell'ultima settimana. Tutto è cominciato a pochi chilometri da noi, con il nubifragio in Mesolcina. A Lostallo, la frazione di Sorte è stata cancellata dall'esondazione della Moesa e dalla colata di detriti che ha travolto il villaggio. Le fotografie arrivate dai Grigioni ci hanno mostrato un prima e un dopo che mette i brividi. I detritri hanno distrutto tre case. Parte dell'A13 è crollata, creando una voragine. E dopo giorni dal disastro, a Sorte si contano ancora due persone disperse. 

Ma il maltempo non sembra proprio voler dar tregua alla Confederazione. Come dimostrano le immagini che arrivano da Morges. La città vodese, ieri sera, ha subito importanti inondazioni. Una vera e propria «serata di inferno», come viene descritta su Le Matin. Colpa delle precipitazioni che ieri sera, secondo MeteoSuisse, hanno raggiunto 25 mm/h. Le foto diffuse nelle scorse ore dipingono scenari altrettanto spaventosi. Alluvioni, strade completamente allagate. I forti temporali che si sono abbattuti su Morges hanno portato allo straripamento dell'omonimo fiume. «Diverse località hanno subito allagamenti lungo le rive del Morges, in particolare nei pressi della rotonda del Moulin», ha dichiarato il portavoce della polizia vodese Jean-Cristophe Sauterel. «Le forti piogge hanno causato anche lo straripamento del fiume in diverse aree. Persino un albero è caduto nel corso d'acqua». 

Di più, secondo Jean-Cristophe Sauterel, è stata «superata un'alluvione centenaria». La portata del Morges ha raggiunto i 45 metri cubi al secondo, record che fino ad ora era di "soli" 34 metri cubi al secondo. «I principali picchi della tempesta sono stati molto locali e stazionari e si sono mossi molto poco. Il che ha portato a un notevole accumulo di acqua in alcuni punti», ha dichiarato MeteoSvizzera.

Come si legge sul Journal de Morges, nella città le inondazioni hanno travolto soprattutto Parc de l'Indépendance e il centro città, in direzione della Grand-Rue. Sempre secondo i media locali, riporta RTS, il parcheggio di Parc des Sports risulta inaccessibile. In serata, vigili del fuoco e residenti si sono mobilitati per rimuovere alberi e rami trasportati dal fiume, nel tentativo di arginare le aree colpite dall'esondazione. «Vivo a Morges da 59 anni e non ho mai visto nulla di simile», ha confessato un passante al quotidiano della città. 

Questa mattina, però, il traffico di Morges ha ripreso a scorrere. Anche se alcuni ristoranti e attività commerciali nel centro città, travolti da inondazioni e smottamenti, dovranno restare ancora chiusi. I vigili del fuoco, scrive Le Temps, sono al lavoro per ripristinare il prima possibile la situazione. La buona notizia è che fino ad ora, secondo quanto comunicato dalla polizia cantonale vodese, non sono state segnalate vittime. Ingenti, tuttavia, i danni materiali. 

Ad essere colpita, però, non è stata solo Morges. L'allarme, ieri sera, è risuonato anche nel Pied du Jura, dove gli abitanti dicono di aver visto «torrenti d'acqua scivolare sui campi» e finire sulle loro case. Nel raggio di dieci chilometri da Morges, diverse strade di accesso sono state interrotte. 

A L'Auberson, nel canton Vaud, è stato sfiorato un record assoluto per la Svizzera. Come riferisce MeteoSvizzera, nella località si presume siano caduti 90,9 millimetri di acqua in un'ora. «Un'enormità, dal momento che in totale sarebbero caduti 129 millimetri di acqua in due o tre ore», ha dichiarato la meteorologa Aude Untersee, definendo il fenomeno «spettacolare». Il record, ad oggi, è ticinese e risale al 28 agosto del 1997. Giorno in cui Locarno-Monti registrò 91,2 millimetri di pioggia in un'ora. 

Maltempo sull'aeroporto di Ginevra

Ma non è tutto. Già, perché i forti temporali hanno preso di mira anche Ginevra. E, in particolare, l'aeroporto. Ieri sera, poco dopo le 22.00, a causa del rischio di surriscaldamento dei sistemi di controllo del traffico aereo, Skyguide si è vista costretta a chiudere lo spazio aereo nell'area sopra Ginevra per motivi di sicurezza. Nella notte, è rientrato in funzione il sistema di raffreddamento del centro di controllo del traffico aereo, che ha consentito, attorno a 00.30, di riaprire lo spazio aereo. Tuttavia, la capacità di controllo è stata ripristinata solo del 50%. 

La misura di sicurezza adottata, va da sé, ha portato alla cancellazione di trenta voli in arrivo attorno alle 22.00 di martedì sera. Questa mattina, invece, sono stati cancellati ulteriori 14 collegamenti. Poco fa, le operazioni sono riprese normalmente. 

Tuttavia, alcuni passeggeri, vista la situazione, hanno dovuto trascorrere la notte nel terminal 2 dell'aeroporto ginevrino, dove hanno ricevuto cibo e bevande.