Tesla Model Y è l'e-car più venduta in Svizzera

L'auto elettrica più acquistata in Svizzera continua a essere una Tesla, il Model Y (3713 veicoli venduti nel 2025, sino a fine novembre), ma ancora più successo ha il costruttore Skoda, che piazza al secondo e terzo posto due suoi modelli, Elroq (2896 vetture) ed Enyaq (2411). È quanto sottolinea un'analisi annuale pubblicata oggi dal Touring Club Svizzero (TCS).
Il gruppo Volkswagen è all'origine da parte sua di circa il 50% delle auto elettriche vendute. E anche Volvo, Renault e BMW figurano nella top ten. "Il fatto che i marchi tradizionali si avvicinino al pioniere dell'elettrico Tesla dimostra che il mercato delle e-car sta diventando più maturo e si sta sviluppando su larga scala", commentano gli esperti del TCS.
La crescente diffusione della mobilità elettrica nel parco veicoli si riflette anche nella distribuzione per età delle autovetture. Tra i mezzi di cinque anni o meno le auto elettriche, le ibride plug-in e le ibride costituiscono già la maggioranza. Per i veicoli con più di cinque anni, invece, le propulsioni alternative svolgono ancora un ruolo marginale.
Secondo il TCS le "auto con la spina" (ibride plug-in e auto elettriche) hanno saputo nel complesso difendersi bene in un mercato delle auto che nel 2025 si è presentato difficile. Le vetture completamente elettriche hanno aumentato la loro quota tra le nuove immatricolazioni di 3 punti percentuali, raggiungendo il 22%, un dato solo leggermente inferiore a quella dei veicoli a benzina, che si sono attestati al 24%. Le ibride plug-in sono cresciute di 2 punti, arrivando all'11%.
Sulle strade svizzere circolano attualmente circa 375'000 veicoli ricaricabili (e-car nonché ibride plug-in). Il loro numero continua a crescere in modo significativo e, dal 2021, è circa triplicato, raggiungendo l'8% del parco totale.
La quota di mercato delle nuove immatricolazioni si attesta a circa il 33% alla fine dell'anno. Di conseguenza, l'obiettivo del piano della Confederazione per la mobilità elettrica, alla quale partecipano diversi attori del settore, non viene raggiunto: esso prevedeva infatti una quota del 50% entro la fine del 2025. "Ciò dimostra che l'elettromobilità non è ancora un fenomeno che si afferma da sé e che le condizioni quadro devono essere migliorate", chiosa il TCS.
Molti automobilisti oggi esitano ad acquistare una e-car a causa dell'infrastruttura di ricarica ancora insufficiente. In particolare gli inquilini necessitano di un accesso migliore alla corrente. Il TCS dice di impegnarsi affinché l'installazione di stazioni di ricarica venga promossa negli edifici plurifamiliari, nei parcheggi sotterranei e presso le aziende. Inoltre esiste ancora un grande potenziale per le stazioni di ricarica pubbliche nelle aree urbane, dove vivono molti inquilini. A quest'ultimo proposito sono inoltre necessarie una maggiore trasparenza dei prezzi e modalità di pagamento semplici, conclude il club automobilistico.