Testa a testa tra Pfister e Ritter, a Berna scatta l’ora delle scelte

Le audizioni della vigilia non cambiano le carte in tavola: non è ancora possibile sapere chi tra Martin Pfister e Markus Ritter ha le maggiori chance di essere eletto. Domani mattina, i gruppi parlamentari scioglieranno le ultime riserve poco prima dell’inizio delle votazioni. Tuttavia, essendo uno scrutinio segreto, ogni singolo membro dell’Assemblea parlamentare potrà decidere quale nome imbucare nell’urna.
Nelle ultime settimane, tuttavia, qualche indicazione è emersa: UDC, PS, PLR (e ovviamente il Centro) hanno reso noto che voteranno uno dei due candidati ufficiali presenti sul ticket.
L’UDC guarda a San Gallo
«La maggioranza del gruppo parlamentare dell’UDC sostiene la candidatura di Markus Ritter. Mostra la necessaria volontà di leadership per affrontare i problemi del DDPS. In qualità di parlamentare di lunga data, conosce i processi della Berna federale. Markus Ritter ha dimostrato in importanti dossier di essere in grado di portare soluzioni e alleanze valide», scrivono i democentristi in un comunicato, senza mai citare Martin Pfister. I deputati del gruppo parlamentare dell’UDC sono in totale 74 (compresi sette «senatori»). È il partito che conta più rappresentanti alle Camere e ciò va a favore del sangallese.
Il PS decide in mattinata
Il secondo gruppo parlamentare più numeroso è invece il PS. I 50 voti (41 consiglieri nazionali e 9 «senatori»), tendenzialmente, dovrebbero essere per la maggior parte a favore del consigliere di Stato di Zugo. Eppure, non c’è alcuna raccomandazione di voto: i deputati socialisti si troveranno ancora questa mattina per affinare la strategia. Avrebbero auspicato una candidatura femminile, ma non intendono mettere in discussione il sistema del «ticket» che permette di avere «una vera collaborazione tra i partiti in un governo di concordanza», ha detto il co-capogruppo e consigliere nazionale vodese Samuel Bendahan.
Il grado di apprezzamento
Bocche cucite anche tra i deputati del PLR, che hanno sentito i due candidati la scorsa settimana e non hanno formulato alcuna raccomandazione. Oggi ne hanno ancora discusso, ma l’ultima decisione verrà presa questa mattina prima che l’Assemblea federale si riunisca. Il PLR rappresenta l’ago della bilancia e a fare la differenza sarà dunque il grado di apprezzamento nei confronti del collega Ritter. Dopo oltre 12 anni alla Camera del popolo, il sangallese conosce tutti i 38 membri (di cui 11 consiglieri agli Stati) del gruppo liberale-radicale. Con le sue battaglie sui pagamenti diretti agli agricoltori, tuttavia, non avrà raccolto solo simpatie. Di sicuro, non farà l’unanimità nemmeno nel gruppo del Centro: in totale sono 46, compresi 15 «senatori».
Gli ecologisti tentennano
Nemmeno i 26 ecologisti in Parlamento (di cui tre nella Camera dei Cantoni) hanno saputo prendere una decisione, ma non hanno nemmeno garantito di voler votare all’interno del ticket. Anche loro avrebbero auspicato una donna, o almeno un candidato più giovane (Ritter ha 57 anni, Pfister 61).
Chiudono i 12 Verdi liberali (una «senatrice»), che hanno già indicato la scorsa settimana di preferire Pfister, ma lasciano libertà di voto. Les jeux sont fait. Preparate i pallottolieri.