Social e sicurezza

TikTok, l'Amministrazione federale non prevede divieti

Dopo la decisione dell'Unione Europea, che ha seguito l'esempio degli Stati Uniti, Berna non chiederà la rimozione dell'app ai suoi dipendenti: «Chiariremo con le autorità competenti le ragioni della scelta dell'UE»
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Marcello Pelizzari
28.02.2023 14:30

Dovremmo tutti disinstallare TikTok? La domanda, dopo la decisione dell’Unione Europea, è lecita. Sì, Commissione e Consiglio dell’Unione Europea hanno chiesto al personale UE di rimuovere l’app cinese entro il 15 marzo, seguendo l’esempio degli Stati Uniti. L’Italia, come noto, ci sta pensando. Il Canada si è accodato. Nell’e-mail inviata al personale UE, ricordiamo, la richiesta era motivata da un’esigenza particolare: «proteggere i dati della Commissione e aumentare la sua sicurezza informatica». Tradotto dal politichese, c’è il rischio che dietro alla piattaforma social vi sia Pechino. Con tutte le conseguenze del caso.

D’accordo, ma qual è la posizione della Svizzera in merito? Come si sta comportando l’Amministrazione federale? Lo abbiamo chiesto a Florian Imbach, portavoce della Cancelleria federale. Il quale, innanzitutto, sottolinea che «l’Amministrazione federale può vietare singole app in qualsiasi momento, se necessario, per motivi di sicurezza». Tuttavia, «al momento non è previsto alcun divieto per TikTok sui telefoni cellulari ufficiali».

Nessun problema, dunque. Nemmeno potenziale. Almeno così sembrerebbe. «L’Amministrazione federale – prosegue il nostro interlocutore – chiarirà con le autorità competenti dell’UE le ragioni della sua decisione. Il Centro nazionale per la sicurezza informatica (NCSC), in qualità di centro di competenza federale per la sicurezza informatica, continua a monitorare da vicino gli sviluppi in tutti i settori e può reagire rapidamente se necessario».

I dipendenti dell’Amministrazione federale, ribadisce Imbach, «utilizzano applicazioni speciali sui loro telefoni cellulari per accedere ad applicazioni e dati aziendali come e-mail, calendari, contatti e piattaforme intranet. Ciò significa che questi dati aziendali rimangono in un ambiente isolato e sicuro (la cosiddetta sandbox)». Un ambiente che, se abbiamo capito bene, un’eventuale violazione non riuscirebbe a scalfire.

Merito, precisa il portavoce, di una chiara suddivisione dei ruoli: «La Divisione Trasformazione digitale e Direzione ICT della Cancelleria federale è responsabile dei servizi standard dell’Amministrazione federale gestiti a livello centrale, tra cui il servizio di telefonia mobile. In questa funzione, insieme al Centro nazionale di sicurezza informatica, definisce le regole per il servizio mobile in modo tale da garantire la protezione delle informazioni della Confederazione o il segreto d’ufficio. L’Ufficio federale dell’informatica, dei sistemi e delle telecomunicazioni è il fornitore interno di servizi della Confederazione».

A Berna, in controtendenza rispetto alle decisioni degli scorsi giorni, i dipendenti federali potranno continuare a usare TikTok. Per il momento, almeno.

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