Ambiente

Transizione energetica, la Svizzera perde una posizione nell'indice WEF

Il leader in materia è chiaramente la Svezia con 77,5 punti, seguita da Finlandia (71,8), Danimarca (71,6), Norvegia (71,5, che sale di due ranghi) e Svizzera (71,0)
© CdT/Gabriele Putzu
Ats
18.06.2025 18:49

La Svizzera scende di un rango nell'indice della transizione energetica (ETI) del Forum economico mondiale (WEF), collocandosi al quinto posto a livello globale. I suoi progressi maggiori sono stati la crescita delle energie rinnovabili e dei posti di lavoro «puliti».

In base al rapporto pubblicato oggi, il leader in materia è chiaramente la Svezia con 77,5 punti, seguita da Finlandia (71,8), Danimarca (71,6), Norvegia (71,5, che sale di due ranghi) e Svizzera (71,0). Dei 118 paesi contemplati, la prima nazione non europea è la Cina (12esima), mentre nella Top 20 si trovano anche Brasile (15esimo), Stati Uniti (17esima) e Israele (20esimo).

L'ETI valuta l'impegno politico, i finanziamenti, le innovazioni, le infrastrutture e le risorse umane. Tra i punti forti della Svizzera vengono citati l'architettura normativa avanzata (legge sul CO2), il mix energetico pulito e bilanciato e i suoi poli d'innovazione.

A livello globale l'avanzamento constatato è stato il più rapido dalla fine della pandemia di Covid-19. Stando al rapporto due terzi dei paesi hanno registrato una progressione, con una parte dell'Europa e dell'Asia che hanno ottenuto i miglioramenti più importanti. Anche il Brasile, la Cina e gli Stati Uniti hanno compiuto progressi in diversi settori energetici.

Nonostante gli investimenti di 2000 miliardi di dollari (1626 miliari di franchi al cambio attuale) nelle energie rinnovabili, la sicurezza energetica è però rimasta invariata e le emissioni di gas a effetto serra non sono mai state così elevate, rileva il WEF. La domanda di consumo energetico è aumentata di oltre il 2%, soprattutto a causa dell'intelligenza artificiale (IA) e dei centri di raccolta dati. Per affrontare la questione - viene affermato - occorrono reti solide, infrastrutture digitali e investimenti mirati.

Per il WEF è necessario adattare le politiche per attrarre maggiori investimenti, in particolare nei paesi in via di sviluppo, e incoraggiare la collaborazione a livello globale e regionale. Vanno inoltre modernizzate le infrastrutture e aumentata l'innovazione.

Negli ultimi anni la maggior parte della crescita della domanda di energia proviene dai paesi emergenti. Gli investimenti nelle energie rinnovabili sono però concentrati in Cina e nei paesi più ricchi.

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