Svizzera

Tutti i detenuti devono avere un'assicurazione malattia

È quanto prevede una revisione legislativa, il cui disegno è stato adottato oggi dal Consiglio federale, con la quale si vuole garantire la parità di trattamento medico durante il periodo dietro le sbarre
©Chiara Zocchetti
Ats
12.12.2025 10:59

Tutte le persone detenute in Svizzera dovranno obbligatoriamente associarsi a una cassa malati. È quanto prevede una revisione legislativa, il cui disegno è stato adottato oggi dal Consiglio federale, con la quale si vuole garantire la parità di trattamento medico durante il periodo dietro le sbarre.

Nel 2023, circa un terzo della popolazione detenuta in Svizzera, vale a dire 2300 persone, non disponeva dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). Ciò è dovuto al fatto che, non avendo domicilio nella Confederazione, questi individui non sono soggetti all'obbligo di sottoscrivere una cassa malati, evidenzia in una nota il governo.

In virtù dei diritti fondamentali e umani sanciti nella Costituzione federale e nei trattati di diritto internazionale, allo Stato compete un'ampia responsabilità per la salute dei detenuti, scrive l'esecutivo. Indipendentemente dal loro diritto di dimora, a queste persone va garantita un'assistenza medica equivalente a quella dei normali cittadini.

Finora i costi sanitari di questi detenuti sono stati sostenuti dai Cantoni e finanziati attraverso le imposte cantonali. Tuttavia, il finanziamento non è disciplinato in modo unitario, una situazione a cui si vuole porre fine con una modifica della legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal).

Le persone interessate dovranno in futuro pagare il premio autonomamente e potranno eventualmente beneficiare di una riduzione da parte dei Cantoni. Questi ultimi potranno peraltro calcolare meglio i costi sanitari. Non ci saranno ripercussioni percepibili sui premi degli altri assicurati, assicura il Consiglio federale.

In linea di principio, i detenuti non hanno diritto alla libera scelta del medico, in quanto di norma l'assistenza sanitaria è prestata dallo specialista del penitenziario, viene ricordato nel comunicato. Con la modifica della LAMal, i Cantoni avranno la possibilità di limitare la scelta dell'assicuratore, dei fornitori di prestazioni e della forma d'assicurazione dei reclusi.