Sanità

Un caso di influenza aviaria in Svizzera

Il virus, già ampiamente diffuso in Europa, è stato individuato in un uccello selvatico nel canton Berna - L'USAV emana un'ordinanza relativa alle misure di prevenzione
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Red. Online
06.11.2025 12:24

L'influenza aviaria è arrivata in Svizzera. Lo scorso 4 novembre il virus, già ampiamente diffuso in Europa, è stato individuato in un uccello selvatico (oca selvatica) nel comune di Vinelz, nel canton Berna. Per evitare che il virus si diffonda ulteriormente, quest'oggi l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha emanato un’ordinanza in merito, che rimarrà in vigore sino al 31 marzo del 2026. L’USAV invita gli avicoltori ad attuare coerentemente le misure di prevenzione e biosicurezza prescritte.

Dopo che nelle ultime settimane in Europa, e in particolare in Germania, sono stati registrati diversi focolai di influenza aviaria negli uccelli selvatici, il caso confermato in Svizzera il 4 novembre non è una sorpresa. A seguito di questo caso, sono state allestite zone di osservazione in base alla nuova ordinanza dell’USAV. Attualmente queste comprendono, in una fascia larga tre chilometri, le rive del Lago di Bienne (incluso lo Zihlkanal), del Lago di Morat e del Lago di Neuchâtel (incluso il Canale della Broye). In queste zone le aziende detentrici di pollame sono sottoposte a misure di protezione e igiene per contenere la diffusione del virus ed evitare qualsiasi contatto tra uccelli selvatici e pollame da cortile.

Misure nelle zone di osservazione interessate

Nelle zone di osservazione designate si applicano speciali misure di protezione e di igiene, volte a prevenire un’ulteriore diffusione del virus. I detentori di pollame con 50 o più animali devono in particolare garantire che i loro animali non vengano a contatto con uccelli selvatici e attuare le misure di biosicurezza previste dall’ordinanza. Tra queste misure figurano, ad esempio la separazione nella detenzione di polli, anatre, oche e ratiti; le restrizioni di accesso e le misure igieniche durante i lavori nelle stalle.

Riconoscimento precoce e igiene sono fondamentali

Gli avicoltori devono prestare attenzione ai segni di malattia e, in caso di sospetto, informare immediatamente il veterinario. I possibili segnali di un’infezione comprendono difficoltà respiratorie, gonfiori nella regione della testa, un netto calo nella produzione di uova, gusci sottili o assenti e un aumento del tasso di mortalità. Gli animali appaiono spesso apatici o letargici; nei volatili acquatici, tuttavia, i sintomi possono essere poco evidenti.

Una rigorosa biosicurezza rimane, in tutto il Paese, la protezione più efficace contro l’influenza aviaria. Anche al di fuori delle zone interessate è importante rispettare le misure igieniche e le aziende detentrici di pollame, siano esse commerciali o private, devono essere registrate presso le autorità cantonali competenti.

Non toccare gli uccelli morti

La popolazione è invitata a non toccare gli uccelli selvatici morti o malati e a segnalare tali ritrovamenti al guardiacaccia, alla polizia o al servizio veterinario cantonale.

La trasmissione del virus dell’influenza aviaria all’essere umano è estremamente rara e finora è stata osservata solo in singoli casi, dopo un contatto stretto e non protetto con pollame infetto. I prodotti avicoli, come la carne di pollo e le uova, possono continuare a essere consumati senza timore.