Un colonnello svizzero è stato accusato di aver divulgato informazioni a Mosca

Un colonnello dell'esercito svizzero è accusato di aver divulgato informazioni a Mosca mentre si trovava stazionato in Austria nell'estate del 2024. Lo afferma la radio SRF, sostenendo che l'ufficiale è stato richiamato in patria.
Stando a quanto riportato oggi dal programma radiofonico «Heute Morgen» dell'emittente svizzerotedesca, il colonnello faceva parte della rappresentanza elvetica presso l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) a Vienna. Interpellato dall'agenzia Keystone-ATS, il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ha confermato che all'uomo è stato intimato di fare ritorno in Svizzera alla fine del 2024.
Su richiesta, le autorità hanno indicato che è in corso la cosiddetta assunzione preliminare delle prove. Quest'ultima non prende di mira una persona specifica, bensì ha lo scopo di chiarire i fatti. Un'eventuale procedura penale militare verrebbe avviata solo nel caso in cui dovessero sussistere «sufficienti indizi di reato riconducibili a circostanze gravi e punibili». Per motivi legati alla tutela della privacy, il DDPS non ha tuttavia voluto fornire ulteriori dettagli sulla natura delle accuse.
A causa del segreto istruttorio, anche la giustizia militare non ha potuto rilasciare maggiori informazioni sul procedimento. Stando all'immettente SRF, sarebbe stata chiamata in causa anche l'Autorità di vigilanza indipendente sulle attività informative (AVI-AIn), come pure la Delegazione comune alle Commissioni della gestione (DelCdG) delle due Camere federali.