Una moneta dedicata al ghiacciaio del Rodano

La Zecca federale (Swissmint) lancerà giovedì la terza e ultima speciale moneta bimetallica sul tema dei ghiacciai svizzeri, questa volta dedicata a quello del Rodano, noto localmente come «Rottengletscher». Il valore nominale è di dieci franchi.
La nuova moneta rende omaggio al ghiacciaio vallivo, che si estende su una lunghezza di dieci chilometri e costituisce la sorgente del fiume Rodano, importante simbolo della regione del Goms (VS) e della Svizzera, indica in una nota odierna Swissmint.
Il ghiacciaio del Rodano è stato una grande attrazione turistica, soprattutto nel XIX secolo e all'inizio del XX secolo, per via della sua lingua di ghiaccio che arrivava fino a valle, a Gletsch. Negli ultimi decenni, quale conseguenza del cambiamento climatico, ha perso una massa considerevole. La sua superficie è caratterizzata da grandi crepacci e grotte di ghiaccio, viene precisato ancora nel comunicato.
Ancora oggi i turisti possono visitare il ghiacciaio del Rodano camminando lungo la piattaforma nei pressi dell'hotel Belvédère. Sono in corso misure di conservazione e ricerca al fine di comprendere l'impatto del cambiamento climatico sul ghiacciaio e di poterlo preservare in parte. Al momento, si presume che entro il 2100 sarà destinato a scomparire quasi del tutto. La moneta speciale «Ghiacciaio del Rodano» intende immortalare la bellezza di tale fenomeno naturale, sottolinea ancora Swissmint.
Il dritto della moneta speciale, del peso di 15 grammi, realizzata in una lega di bronzo, alluminio e cupronichel, colpisce per l'impressionante attenzione ai dettagli. Su tale lato è rappresentata parte del ghiacciaio del Rodano. Sul rovescio, invece, figura il valore nominale di dieci franchi.