Ecologia

Una pellicola alimentare prodotta dai residui della spremitura

Lidl Svizzera, insieme all’EMPA (Laboratorio svizzero di scienza dei materiali), sta lavorando sull’innovativo film protettivo ricavato da residui organici: permetterà di ridurre l’utilizzo di plastiche negli imballaggi
© Shutterstock
Red. Online
04.01.2022 08:15

Lidl Svizzera e l’EMPA (Laboratorio svizzero di scienza dei materiali) stanno eseguendo ricerche su un film protettivo di cellulosa per frutta e verdura. Questa nuova pellicola alimentare viene prodotta sulla base della sansa (residui della spremitura) e in futuro sarà impiegata per i prodotti del grande distributore. «Un progetto innovativo che consentirà di ridurre gli imballaggi e di evitare lo spreco alimentare», ha sottolineato Lidl in un comunicato. «Il tema della riduzione della plastica e degli imballaggi è al centro dell’attenzione di Lidl Svizzera da anni. Essi evitano che frutta e verdura si deteriorino, ma al contempo rappresentano quantità considerevoli di rifiuti. Insieme all’EMPA, Lidl Svizzera ha sviluppato un rivestimento protettivo per frutta e verdura che si basa su materie prime rinnovabili».

A casa e in filiale: conservabilità decisamente maggiore

Nel laboratorio «Cellulose & Wood Materials» dell’EMPA i ricercatori, in oltre un anno di lavoro, hanno sviluppato su incarico di Lidl Svizzera uno speciale film protettivo di cellulosa che può essere applicato su frutta e verdura. Risultato: la frutta e verdura su cui è stato applicato uno strato conserva la sua freschezza molto più a lungo. In questo modo si riduce notevolmente lo spreco alimentare. «L’obiettivo finale è che questi rivestimenti possano sostituire nel futuro gli imballaggi basati sul petrolio», commenta Gustav Nyström, direttore della divisione dedicata alla ricerca.

Produzione da sansa e residui organici

In futuro sarà soprattutto la sansa a essere trasformata in cellulosa fibrillata. La sansa è composta dai residui solidi derivanti dalla spremitura del succo di frutta, verdura o piante. Finora questi residui vegetali venivano smaltiti in impianti di biogas oppure direttamente nei campi; in futuro questi residui contribuiranno alla produzione del film protettivo per la frutta fresca. «Il rivestimento, a seconda dei risultati dei diversi studi, viene spruzzato sulla frutta oppure applicato tramite immersione dei prodotti, ed è facilmente eliminato sotto l’acqua corrente. Poiché non pone alcun rischio per i consumatori, può anche essere consumato insieme al frutto», fa sapere Lidl.

Impiego pianificato in tutta la Svizzera

Quest’estate si è concluso con successo il promettente studio preliminare condotto dal 2019, ed ha avuto inizio lo studio principale. Il rivestimento di cellulosa sviluppato all’EMPA sarà testato e perfezionato nei prossimi due anni insieme a Lidl Svizzera e a un fornitore di frutta e verdura. Il progetto è sostenuto finanziariamente dall’Agenzia svizzera per la promozione dell’innovazione (Innosuisse). L’obiettivo è di far sì che questa nuova tecnologia possa fare il suo ingresso, dopo essersi concluso con successo lo studio principale, in tutte le oltre 150 filiali della Svizzera.