Sanità

Vaccino influenzale quasi tutto riservato

La seconda fornitura è in distribuzione ma per il momento resta la precedenza alle categorie a rischio – Giovan Maria Zanini: «Abbiamo chiesto uno stock d’emergenza»
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Nico Nonella
27.11.2020 06:00

Esaurito il primo stock di dosi di vaccino antinfluenzale, in questi giorni in Ticino sta arrivando la seconda fornitura, che sarà disponibile in numerose farmacie e in qualche studio medico già entro il fine settimana. A preoccupare, come noto, è la «sovrapposizione» del coronavirus con la più «classica» influenza stagionale (il cui picco è atteso per metà gennaio) e vaccinarsi può evitare maggiori difficoltà nel distinguere i sintomi di una malattia con l’altra. Il prevedibile aumento delle richieste ha però reso necessario un contingentamento almeno fino al 30 novembre. In parole povere, fino a fine mese il vaccino antinfluenzale potrà essere prescritto e somministrato unicamente alle persone appartenenti alle cosiddette categorie a rischio. Ma poi? Chi non appartiene a questa categoria potrà regolarmente vaccinarsi? Lo abbiamo chiesto al farmacista cantonale Giovan Maria Zanini.

«I quantitativi che sono attualmente in distribuzione nelle farmacie sono sì importanti ma il grosso è praticamente già riservato sulla base di ricette mediche, ordine di studi medici o di case per anziani». Insomma, la precedenza sarà ancora garantita alle categorie più a rischio, ma è possibile che anche in questo caso non ce ne sarà per tutti. «In questi giorni stiamo raccogliendo le informazioni sul fabbisogno che non potrà essere soddisfatto con questa seconda fornitura», osserva Zanini. «Ci siamo attivati presso le farmacie e le case anziani e, grazie all’OMCT, negli studi medici per quantificare il fabbisogno e capire se questo «scoperto» potrà essere coperto da una fornitura ulteriore che arriverà direttamente all’Ufficio del farmacista cantonale settimana prossima». Questa fornitura, ci spiega il nostro interlocutore, «è una sorta di stock di emergenza che abbiamo chiesto a Berna di poter avere e gestire direttamente, cioè al di fuori dei canali commerciali, per far fronte alle necessità». Solo in un secondo momento si potrà dunque sapere se chi non appartiene a un gruppo a rischio si potrà recare, ad esempio, in farmacia per potersi vaccinare. In ogni caso, il contingentamento, compreso il divieto di vendita a chi si presenta con una ricetta estera (ad esempio italiana), resta valido fino al 30 novembre. «Se avremo la certezza di soddisfare tutte le richieste delle persone a rischio potremmo non riconfermare questa misura». Infine, Zanini conclude con un appello: «Se ci fossero delle persone a rischio che non si sono annunciate al loro medico o in farmacia hanno ancora qualche giorno per poterlo fare».

Per chi è raccomandato?

La vaccinazione contro l’influenza è raccomandata alle persone con un rischio aumentato di complicazioni gravi in caso d’infezione e a chi è regolarmente a contatto, in famiglia o nell’ambito dell’attività privata o lavorativa (come il personale sanitario) con queste persone a rischio. Fra queste figurano le persone di 65 anni e più; le donne incinte fino a quattro settimane dopo il parto; i nati prematuri; gli ospiti di case di cura; le persone (a partire dai 6 mesi di età) affette da una delle seguenti malattie croniche: malattie cardiache e polmonari; disfunzioni metaboliche, polmonari o renali; malattie neurologiche o muscolo-scheletriche con riduzione della funzionalità cardiaca, polmonare o renale, epatopatia, insufficienza renale, asplenia o disfunzioni della milza; immunodeficienza.

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