Verso un registro nazionale delle esecuzioni: ok dal Consiglio nazionale

«Sì» all'istituzione di un registro nazionale delle esecuzioni. Con 193 voti contro 1, oggi il Consiglio nazionale ha approvato un progetto in tal senso che comprende anche diverse misure volte ad estendere la digitalizzazione e a proteggere i creditori dagli abusi. Il dossier passa ora agli Stati.
Mentre il progetto del Consiglio federale prevedeva adeguamenti puntuali, la Camera del popolo ha colto l'occasione per creare le basi legali necessarie all'introduzione di un estratto del registro delle esecuzioni a livello nazionale. Si tratta di un passo avanti per la digitalizzazione dei processi amministrativi in Svizzera, ha spiegato Benoît Gaillard (PS/VD) a nome della commissione. E ha precisato che è in corso un progetto di mutualizzazione.
Attualmente, gli estratti sono limitati al distretto di esecuzione dell'ufficio presso il quale vengono richiesti. Ce ne sono poco più di 340 in Svizzera, ha ricordato il vodese. Se una persona si è trasferita di recente, deve richiedere un estratto a diversi uffici. E per i creditori non è sempre facile rintracciare un debitore che ha cambiato domicilio, ha aggiunto Beat Flach (PVL/AG).
Un estratto nazionale semplificherebbe queste procedure. Consentirebbe inoltre di porre fine agli abusi, in particolare quelli dei debitori che vogliono sfuggire ai propri debiti cambiando domicilio.
La Confederazione sarà responsabile della gestione del sistema informativo centrale. Non si tratta di una fusione completa di tutti gli uffici, ma di una compilazione elettronica delle informazioni contenute nei diversi uffici, ha precisato Raphaël Mahaïm (Verdi/VD).
Al fine di rafforzare la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, il Consiglio federale propone di limitare a 100'000 franchi i pagamenti in contanti all'ufficio di esecuzione.
La sinistra avrebbe voluto abbassare questa soglia a 15'000 franchi. Per estinguere i debiti dei comuni mortali, un limite massimo di 15'000 franchi è sufficiente, ha sostenuto Mahaïm.
Dal canto suo, l'UDC non voleva questa disposizione. Passare attraverso un ufficio di esecuzione, un'istanza statale, per riciclare denaro è stupido. Inoltre, il denaro contante non è sospetto per sua natura, ha spiegato Manfred Bühler (UDC/BE), che ha invitato a «fidarsi della popolazione». Entrambe le proposte sono state respinte.
Il progetto contiene inoltre nuove regole per la notifica elettronica degli atti di esecuzione e disciplina la vendita all'asta online di beni mobili.
Come detto, gli Stati devono ancora pronunciarsi.