Svizzera

Vietare i social ai minori di 16 anni, ecco la petizione

L'associazione NextGen4Impact chiede alla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider e all'Assemblea federale di introdurre un'età minima, accompagnandola con una formazione e una verifica dell'età
© CdT/Gabriele Putzu
Ats
07.05.2025 19:17

Una nuova organizzazione vuole rafforzare in Svizzera la protezione dei minorenni di fronte ai social media. Denominata NextGen4Impact, sostiene una petizione per introdurre un'età minima di 16 anni per il loro utilizzo.

In una nota odierna l'associazione, che è stata fondata in aprile e ha sede a Zurigo, afferma di volersi concentrare sulle opportunità e i rischi delle nuove tecnologie. Nel suo consiglio di amministrazione figura anche la consigliera nazionale Nina Fehr Düsel (UDC/ZH).

Nella petizione, lanciata circa due settimane fa da un gruppo di educatori e genitori, si chiede alla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider e all'Assemblea federale di introdurre un'età minima di 16 anni per l'uso dei social media, accompagnandola con una formazione e una verifica dell'età.

L'organizzazione sottolinea che la petizione non è un divieto, ma un atto di responsabilità. Chiede un ampio dibattito sociale e misure efficaci per proteggere le giovani generazioni dai rischi comprovati delle piattaforme digitali.

L'Australia è stata recentemente il primo Paese a vietare ai minori di 16 anni l'accesso social media come TikTok e Instagram. In Svizzera, due recenti postulati hanno incaricato il Consiglio federale di esaminare se e come limitare l'accesso dei giovani a queste piattaforme.

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