Concorrenza

«Violata la legge sui cartelli»: Swisscom multata dalla COMCO

La Commissione della concorrenza ha imposto una sanzione da 18 milioni di franchi per la società di telecomunicazioni: «Ha reso impossibile ai concorrenti l'accesso alla rete in fibra ottica»
©Chiara Zocchetti
Red. Online
25.04.2024 07:45

«Swisscom ha violato la legge sui cartelli». Con una decisione annunciata in mattinata, la Commissione della concorrenza (COMCO) sanziona la società svizzera di telecomunicazioni (multa di circa 18 milioni di franchi) per aver «reso impossibile ai concorrenti l'accesso alla rete in fibra ottica» grazie alla sua «mutata strategia di costruzione della rete», violando così, di fatto, la legge sui cartelli.

Il comunicato

All'inizio del 2020, si legge nel comunicato, Swisscom ha modificato la modalità di costruzione della propria rete in fibra ottica. Tramite tale modifica, ai concorrenti avrebbe dovuto essere impedito l’accesso diretto alla rete. Gli stessi avrebbero potuto vendere i servizi di Swisscom solamente con il proprio nome. Per salvaguardare la situazione concorrenziale, la COMCO ha vietato cautelativamente a Swisscom di effettuare il cambiamento alla fine del 2020. In caso contrario, Swisscom avrebbe infatti modificato la struttura del mercato esistente e costituito per sé stessa un monopolio di fatto. I concorrenti sarebbero stati in gran parte privati delle loro opportunità di innovazione e di commercio e i consumatori e i clienti commerciali sarebbero stati fortemente limitati nella scelta del fornitore e nella varietà dei prodotti.

Swisscom giustifica l'abbandono della propria modalità di costruzione principalmente con la riduzione dei costi e una più rapida espansione. Tuttavia, secondo la COMCO, i risparmi in termini finanziari e di tempo non sono sufficienti a compensare l’eliminazione della precedente situazione concorrenziale su più generazioni. Le innovazioni più significative e le riduzioni di prezzo sulla rete di fibra ottica sono state finora apportate dai concorrenti, e non da Swisscom. Ciò non sarebbe più stato possibile in futuro.

Per questo suo comportamento, la COMCO ha inflitto a Swisscom una sanzione di circa 18 milioni di franchi. Inoltre, la COMCO ha imposto a Swisscom dei vincoli per l'espansione della rete in fibra ottica, affinché anche terzi possano usufruire dell'infrastruttura di tale rete. In questa maniera, l'attuale varietà di servizi di accesso a Internet in Svizzera potrà essere garantita anche sulla rete in fibra ottica. A favore di consumatori e imprese.La decisione della COMCO può essere impugnata dinnanzi al Tribunale amministrativo federale.

La reazione

Una decisione «non condivisibile», che aumenterà decisamente i costi e rallenterà i tempi dell'estensione della rete in fibra ottica in Svizzera: Swisscom commenta così la multa e non esclude un ricorso.

«Swisscom è convinta che la topologia punto-multipunto (P2MP) tra la centrale e il pozzetto stradale (manhole) per ogni quartiere, impiegata dal 2020, rappresenti una scelta idonea», spiega in un comunicato odierno la società telecom controllata al 51% dalla Confederazione. Stando all'azienda, contrariamente a quanto sostenuto dalla Comco tutti i concorrenti avrebbero potuto acquistare da Swisscom a condizioni non discriminatorie un flusso di dati fino a una determinata utenza, fornendo ai propri clienti un'offerta completa con telefonia, internet e televisione.

A giudizio di Swisscom, il modello P2MP rappresenta la soluzione più efficiente e conveniente per l'estensione della rete in Svizzera. L'impresa ritiene pertanto di aver agito nel rispetto del diritto della concorrenza. Come già comunicato a ottobre 2022, il maggiore operatore telecom elvetico eseguirà però i nuovi collegamenti in fibra ottica ricorrendo alla topologia P2P finora ammessa dalla Comco. Questo - mette in guardia - comporterà comunque oneri maggiori, richiederà più lavori di genio civile e, specialmente nei comuni rurali, porterà con sé un allungamento delle tempistiche.

Le prospettive finanziarie per l'anno d'esercizio 2024 rimangono invariate, poiché Swisscom aveva anticipato la decisione della Comco e provveduto agli opportuni accantonamenti, fa sapere la dirigenza. Il gruppo si riserva peraltro la possibilità di impugnare la decisione dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TAF).