Violenza domestica: «Un problema che va affrontato più intensamente»

I cantoni intendono affrontare più intensamente il problema della violenza domestica. A tal fine, la Conferenza dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS) ha fissato tre priorità: ampliare l'offerta di emergenza, finanziare delle soluzioni di accompagnamento e consolidare la collaborazione regionale.
Il tema è stato discusso durante una seduta della CDOS a porte chiuse, riferisce un comunicato odierno. Le misure rientrano negli sforzi di Confederazione e cantoni per fronteggiare il fenomeno della violenza domestica: ad esempio, nel maggio del 2026, verrà attivato in tutta la Svizzera un numero destinato alle vittime.
Da una panoramica commissionata nel 2024 dalla CDOS è emerso che l'attuale offerta di alloggi e rifugi di emergenza non copre interamente il fabbisogno. È quindi necessario un ampliamento delle capacità e il coordinamento tra le regioni per evitare rifiuti e lunghe attese, garantendo così sistemazioni differenziate e sufficienti per i diversi gruppi target, si legge nella nota.
Inoltre, per alleggerire la pressione sui centri di accoglienza, la CDOS prevede in tutte le regioni soluzioni che consentano alle persone colpite, perlopiù donne e bambini, di vivere in alloggi supervisionati per tutto il tempo di cui hanno bisogno.
Infine, l'obiettivo è pure quello di creare strutture istituzionali per la pianificazione e la gestione delle offerte fra le varie regioni del Paese. In questo modo, la CDOS vuole garantire che ogni vittima di violenza possa contare su un alloggio adeguato, indipendentemente dal luogo di residenza.