Hockey

«Tante emozioni per una vittoria importante»

Cole Cormier loda il carattere del Lugano e racconta la preziosissima rete del 4-4 contro il Berna, segnata dalla linea di fondo: «Ho seguito il mio istinto, è andata bene»
© Ti-Press
Fernando Lavezzo
20.01.2024 23:15

Si chiama Wolf e risolve problemi, come il personaggio tarantiniano di Pulp Fiction interpretato da Harvey Keitel. Il difensore austriaco del Lugano ha vissuto un weekend che ricorderà a lungo. Forse per sempre. Contro il Berna, la squadra in cui ha mosso i primi passi da questa parte della frontiera, ottenendo la licenza svizzera, il buon Bernd ha infatti segnato tre reti in ventiquattro ore. Una ieri, decisiva per sbancare la PostFinance Arena. Due questa sera, con l’1-0 dopo appena 17 secondi di gioco e soprattutto la rete della vittoria per il definitivo 5-4, quando sul cronometro della Cornèr Arena restavano poco più di 3 minuti e mezzo. Pubblico in delirio e quarta vittoria di fila per la squadra di Luca Gianinazzi, che sale al quinto posto in classifica superando gli stessi Orsi. Insomma, un fine settimana perfetto per puntare a una qualificazione diretta ai playoff. Importantissimo, in quest’ottica, sarà anche il prossimo scontro diretto, in programma martedì, sempre in casa, contro il Ginevra, settimo a 5 punti dai bianconeri, ma con una gara in meno.

Di tutti i colori

Nella serata che ha tinto di rosa la maglia del Lugano per sensibilizzare sulla prevenzione del tumore al seno, alla Cornèr Arena se ne sono viste di tutti i colori. Oltre al gol-lampo di Wolf, non si può non citare l’errore di Schlegel in occasione del pareggio ospite, con il portiere incapace di fermare un appoggio da metà pista, favorendo così l’1-1 di Schild. Pur giocando un buon primo tempo, il Lugano si è presto ritrovato sotto per 1-3, con la terza rete bernese lanciata da un tiro fuori misura di Morini, che dopo aver scheggiato il palo e sbattuto contro la balaustra di fondo, ha fatto da assist per il contropiede di Moser e Luoto. A quel punto Thürkauf e compagni avrebbero anche potuto crollare, ma nel periodo centrale i padroni di casa sono stati bravi a reagire, andando meritatamente sul 3-3 con Joly e Zanetti. Un altro strano gol del Berna (deviazione di Scherwey con il sedere), ha però costretto il Lugano a un nuovo inseguimento. Nel terzo tempo tutto sembrava perso dopo quattro orribili minuti consecutivi di power-play, ma dal nulla è arrivato il 4-4 di Cormier, al 52’22’’. A farci una pessima figura, stavolta, è stato Reideborn, portiere del Berna, trafitto con un tiro effettuato dall’angolo, all’altezza della linea rossa di fondo. «Ho seguito il mio istinto, eravamo sotto di un gol e non avevo niente da perdere, così ci ho provato. È andata bene», racconta Cormier. Una rete preziosissima la sua, che ha restituito il momentum ai bianconeri, andati poi a prendersi i tre punti grazie al già citato 5-4 di Wolf al 56’24’’, con una sventola dalla blu passata in mezzo ai gambali dell’estremo difensore svedese. Nonostante un ultimo brivido (asta di Vermin a 20 secondi dalla terza sirena), il pubblico di casa ha potuto festeggiare. «È stata una partita strana, piena di emozioni. Abbiamo avuto carattere, anche nei momenti difficili abbiamo continuato a crederci. I tifosi ci hanno aiutato a girarla e Wolf è stato grandioso», conclude Cole Cormier.

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