Gusto

Tanto Ticino per la nuova cucina del 5 stelle di St. Moritz

Il Carlton Hotel ha aperto il nuovo Grand Restaurant, gestito da chef Salvatore Frequente e ridisegnato da Carlo Rampazzi
Mattia Sacchi
11.12.2023 13:39

All'inizio della stagione invernale di quest'anno il Carlton Hotel St. Moritz ha aperto il suo nuovo Grand Restaurant. A prenderne le redini una vecchia conoscenza dell'alta gastronomia ticinese: l'Executive Chef Salvatore Frequente, che nei suoi anni all'Eden Roc di Ascona aveva ottenuto 15 cappelli Gault Millau, vincendo pure il premio di cuoco emergente dell'anno. 

Per questa sua nuova esperienza in Engadina, Frequente ha voluto proporre un concetto di ristorante leggermente diverso. Con una vista libera sulle montagne circostanti e sul Lago di St. Moritz si celebra infatti una nuova cucina in cui, oltre ai prodotti locali, vengono privilegiati anche i prodotti selvatici dei boschi circostanti. Raccolti stagionalmente, questi ingredienti della natura arricchiscono i piatti sia dal punto di vista del gusto che visivamente e offrono un legame genuino con la regione.

In linea con la filosofia olistica Moving Mountains della Collezione Tschuggen, l'attenzione è rivolta agli alimenti a base vegetale. I piatti che vengono serviti qui devono innanzitutto deliziare in termini di gusto, ma senza dimenticare l'aspetto energetico. L'attenzione si concentra quindi sui prodotti del territorio, provenienti da produttori sostenibili della regione e sui superfood locali come l'olivello spinoso e le bacche di ginepro. Ortaggi a radice, tuberi e legumi terrosi aggiungono carattere ai menu invernali. Pigne e funghi marinati si combinano con un'insalata di erbe selvatiche con fichi caramellati e aceto di noci e abeti; come piatto principale, verdure invernali come topinambur e barbabietola incontrano la selvaggina regionale. Il viaggio culinario attraverso l'Engadina viene completato da una gustosa porzione di vitamine: barbabietola rossa, mirtilli rossi e acetosa selvatica.

Come spiega chef Salvatore Frequente, la sua ispirazione si sublima quando si trova nella natura, nelle sue lunghe passeggiate nei boschi ticinesi. «Ogni volta imparo sempre di più sui tesori della terra - racconta -. D'estate, dopo le mie gite - mettevo la verdura, la frutta, le erbe selvatiche e i funghi in salamoia, scoprendo nuovi sapori che ora riesco a incorporare nei piatti invernali».

La «ticinesità» del 5 stelle di St. Moritz è espressa anche dai nuovi interni del ristorante, ridisegnati dal noto interior designer di Ascona Carlo Rampazzi, in un progetto dove la natura entra nell'ampio spazio aperto attraverso le grandi finestre, incorniciate da tende di lino beige naturale, mentre i toni chiari e terrosi dominano gli interni, attirando l'attenzione sugli ingredienti naturali celebrati nel piatto.