Tassazione ordinaria anche per i frontalieri

Il Nazionale approva l'imposizione per i "quasi residenti" (185 i sì, 6 no e 2 astensioni) - La palla passa al Consiglio degli Stati - Moltiplicatore comunale con calcolo federale
Prosegue anche internamente l'esame dell'imposizione fiscale dei frontalieri.
Ats
08.03.2016 11:08

BERNA - In un prossimo futuro, anche i frontalieri potranno chiedere di essere tassati in via ordinaria come i lavoratori residenti, invece che alla fonte, godendo delle deduzioni del caso. È quanto prevede la revisione dell'imposizione alla fonte del reddito da attività lucrativa accolta oggi dal Consiglio nazionale per 185 voti a 6 e 2 astensioni. L'oggetto va agli Stati.

Scopo della revisione è l'eliminazione delle disparità di trattamento tra le persone assoggettate all'imposta alla fonte e quelle che sottostanno alla procedura d'imposizione ordinaria. La necessità di una rapida modifica legislativa è data da una sentenza del Tribunale federale del 26 gennaio 2010, secondo cui in determinati casi l'imposizione alla fonte viola l'Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) concluso tra Berna e Bruxelles.

Il TF ha infatti ritenuto che i cosiddetti "quasi residenti" hanno diritto alle stesse deduzioni delle persone tassate in Svizzera in via ordinaria.

Revisione contestata in Ticino

L'esame di questo dossier era stato sospeso nel febbraio 2015 nell'attesa della firma dell'accordo fiscale tra la Svizzera e l'Italia, in particolare per quanto riguarda il nuovo regime di tassazione dei frontalieri.

La revisione in oggetto era stata criticata dal Canton Ticino, e da buona parte della Deputazione ticinese alle Camere federali, poiché avrebbe concesso ai frontalieri di farsi tassare in via ordinaria, godendo delle deduzioni concesse ai residenti. Il Consiglio di Stato aveva in particolare fatto sapere di temere un'emorragia del gettito fiscale e oneri amministrativi importanti derivanti dalle difficoltà di accertamento.

Nel frattempo, l'intesa sui frontalieri è stata parafata, mentre la convenzione contro la doppia imposizione tra Roma e Berna, adeguata ai criteri OCSE per lo scambio d'informazioni su richiesta, è pronta per la ratifica.

Due degli ostacoli maggiori sono stati tolti, ciò che ha spinto oggi il gruppo UDC a ritirare un'ulteriore richiesta di sospensione del dossier.

Moltiplicatore comunale, "corsetto federale"

Una novità decisa oggi concerne direttamente il Ticino: la revisione prevede infatti che il moltiplicatore comunale venga determinato sulla base di un metodo di calcolo federale (media preponderata).

Ciò dovrebbe evitare derive punitive, ha indicato la relatrice della commissione Ada Marra (PS/VD), facendo riferimento alla decisione del Ticino - risalente al 2014, n.d.r. - di innalzare il moltiplicatore comunale per le imposte alla fonte prelevate sui salari dei frontalieri dal 78% (media) al 100%. Tale decisione aveva irritato parecchio il governo di Roma che aveva parlato di discriminazione.

Nonostante l'invito alla prudenza del Consigliere federale Ueli Maurer, che avrebbe preferito la proposta di stralcio di questa disposizione presentata dall'UDC a vantaggio di un'intesa col Governo ticinese, il plenum si è espresso a favore di questa soluzione - un "corsetto" l'ha definito Ada Marra - per 114 voti a 70.

Tra i Ticinesi, solo Marina Carobbio Guscetti (PS) ha votato a favore della proposta presentata dalla maggioranza della commissione. Ignazio Cassis (PLR), Giovanni Merlini (PLR), Marco Romano (PPD), Fabio Regazzi (PPD), Marco Chiesa (UDC), Roberta Pantani (Lega) e Lorenzo Quadri (Lega) hanno votato contro.

Il ministro delle finanze ha dichiarato che l'attuale situazione in Ticino su questo aspetto non è in linea col recente accordo negoziato con Roma in merito all'imposizione dei frontalieri.

Tassazione ordinaria per tutti gli stranieri, se lo desiderano

Stando alla revisione legislativa, gli stranieri senza permesso di domicilio potrebbero essere tassati in via ordinaria se il loro reddito lordo supera un certo limite. Attualmente, sono imposti in via ordinaria solo quelli con un reddito o un patrimonio superiore a 120 mila franchi.

Tale possibilità verrebbe estesa anche a coloro che non sono residenti nella Confederazione, ma vi conseguono oltre il 90% dei loro redditi (i cosiddetti "quasi residenti", frontalieri compresi). I frontalieri potrebbero così farsi tassare in via ordinaria, facendo valere anche le deduzioni del caso, come gli interessi ipotecari o le spese di trasporto.

In Svizzera ci sono circa 540 mila stranieri residenti che beneficiano dell'imposta alla fonte, 13 mila dei quali in Ticino. I non residenti assoggettati all'imposta alla fonte sono invece poco più di 330 mila, 59 mila dei quali in Ticino.

A causa della mancanza di dati affidabili, le ripercussioni finanziarie della revisione non sono quantificabili. Il Consiglio federale afferma però che ci sarà un maggiore onere amministrativo legato alla tassazione.

Si prevede in particolare che, a livello nazionale, saranno realizzate oltre 300 mila procedure supplementari di tassazione ordinaria. Il cantone maggiormente coinvolto sarà Zurigo (+60 mila procedure ordinarie), seguito da Ginevra (+55 mila) e Ticino (+34 mila).

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