Locarno

Terrazze di bar e ristoranti, la Città abbassa le tasse

Palazzo Marcacci adotta la revisione del Regolamento sull’occupazione del suolo pubblico risalente al 1925 – La nuova regolamentazione tiene conto delle attuali esigenze di esercenti, commercianti e altri attori economici
© Ti-Press / Mattia Martegani
Spartaco De Bernardi
19.08.2024 06:00

Uno «sconto» sulle tasse per l’occupazione del suolo pubblico tenendo conto degli attuali interessi dei commerci e degli esercizi pubblici. È intenzionato a concederlo il Municipio di Locarno con la revisione, appunto, del Regolamento sull’occupazione del suolo pubblico e di quello relativo al prelievo delle tasse per l’utilizzo dei beni demaniali e per la concessione dei permessi d’abitabilità. Due documenti datati, essendo il primo risalente addirittura al 1925, il secondo è stato invece redatto nel 1982. «È un’occasione importante - osserva la municipale Elena Zaccheo, titolare del dicastero Sicurezza della Città - per aggiornare una regolamentazione ormai datata e dare adeguato seguito alle richieste degli esercenti e degli altri attori economici attivi in Città, adottando tariffe per l’occupazione del suolo pubblico che tengano maggiormente in considerazione il contesto economico spesso e volentieri in balia di situazioni avverse».

Richieste reiterate

La necessità di procedere con una revisione delle norme che regolano l’occupazione del suolo pubblico è emersa a seguito di una serie di atti parlamentari presentati a livello comunale - oltre alla mozione del gennaio 2020 di Bruno Bäriswyl e Alberto Akai, lo scorso giugno una interrogazione sul tema era stata depositata da Simone Beltrame - con i quali a più riprese è stato chiesto alla Città di intervenire. Il Municipio ha in particolare deciso di approvare una nuova regolamentazione delle zone in cui è suddiviso il territorio cittadino, aggiornando la ripartizione delle strade e piazze che le compongono e tenendo conto dell’evoluzione del territorio negli ultimi decenni visto e considerato che, come detto, gli attuali regolamenti hanno già una certa età. Basti pensare, ad esempio, alla Rotonda di piazza Castello, area che ha subito un profondo cambiamento rispetto all’epoca in cui sono stati redatti i testi citati.

Riduzioni per tutti

Specificando che l’esatto ammontare delle nuove tasse per l’occupazione del suolo pubblico sarà regolato da un’apposita ordinanza, Palazzo Marcacci annuncia già sin d’ora che ogni esercente godrà di una diminuzione di tali balzelli. Nelle tabelle allegate al messaggio che il Municipio ha trasmesso nei giorni scorsi al Consiglio comunale, lo «sconto» dovrebbe ammontare a 30 franchi all’anno, e tra i 5 ed i 3 al mese. La nuova regolamentazione introdurrà per il Municipio anche la facoltà di prelevare dai ristoratori una tassa per sedia in occasione delle manifestazioni di grande richiamo, come già attualmente avviene, ad esempio, ad Ascona. «A livello finanziario - scrive l’Esecutivo nel messaggio - le nuove tariffe condurranno ad un mancato introito per il Comune dalle tasse per l’uso dei beni demaniali comunali, rispetto ad oggi, quantificabile in circa 55.180 franchi». E questo su di un incasso totale attuale che si può stimare attorno ai 414.000 franchi per le sole occupazioni di suolo pubblico di bar, ristoranti ed alberghi.

Revoca per chi non paga

Un’ulteriore differenza rispetto alla situazione attuale, è costituita dall’introduzione di una norma che, in caso di mancato pagamento della tassa per l’uso del suolo pubblico e dopo doppia diffida, autorizza il Municipio a procedere con la revoca dell’autorizzazione. Inoltre, per meglio gestire il rischio degli scoperti per le casse comunali, è stato deciso di fatturare già ad inizio occupazione l’uso del suolo pubblico e non di attendere la fine della medesima, come invece avviene attualmente, salvo nel caso di importi superiori ai 20.000 franchi annui per i quali viene richiesto un anticipo del 10%. La nuova regolamentazione prevede infatti, per gli importi uguali o maggiori a 10.000 all’anno, l’invio ad inizio occupazione di una fattura per l’importo totale, con in alternativa la possibilità di procedere al pagamento del dovuto in tre parti uguali ripartendo la fatturazione su tre periodi temporali. Con questa revisione, sulla quale dovrà esprimersi il Legislativo, l’Esecutivo cittadino intende dunque introdurre una regolamentazione chiara e al passo con i tempi che consenta di meglio tutelare gli interessi dei commerci e degli esercenti attivi sul territorio comunale. Tutto questo preservando le esigenze e le necessità della Città, tenuto conto della sua vocazione turistica.