TF: 27.enne parzialmente assolto per l'attacco esplosivo a Basilea

Il coinvolgimento di uno dei coimputati nell'attentato dinamitardo compiuto nel marzo del 2022 nel quartiere di Bruderholz a Basilea non è stato sufficientemente provato. Lo ha stabilito il Tribunale federale (TF), accogliendo parzialmente il ricorso presentato dal 27.enne, che nell'aprile del 2024 era stato condannato a 64 mesi di detenzione.
In una sentenza pubblicata oggi, i giudici losannesi lo assolvono dalle accuse di uso delittuoso di materie esplosive e gas velenosi e di danneggiamento. Confermano invece il tentato acquisto di altri esplosivi a Stoccarda, in Germania, nel giugno 2022. La decisione del TF ribalta quella della Corte d'appello del Tribunale penale federale (TPF), alla quale viene rinviato il caso affinché rivaluti la sentenza.
Nell'aprile del 2024 il TPF aveva rivisto al rialzo le pene detentive nei confronti del giovane, e del suo coimputato, condannandoli rispettivamente a 64 e 84 mesi. Nella detonazione nessuno era rimasto ferito, ma i danni materiali erano ammontati a 170'000 franchi.
Stando ai giudici, nei mesi successivi i due si erano recati a Stoccarda per acquistare due chili di esplosivo e un'arma: il venditore da cui avevano tentato di rifornirsi era in realtà un agente di polizia tedesco sotto copertura.
Il più "anziano" dei due era stato condannato anche per infrazione alla legge sulle armi, mentre all'oggi 27enne la Corte d'appello aveva revocato la pena di 20 mesi con la condizionale inflitta dal Tribunale penale di Basilea Campagna nel novembre 2020.
Stando al TPF, i due intendevano far esplodere bombe nelle case di facoltosi per costringerle a pagare un riscatto in bitcoin del valore di diversi milioni di franchi. Volevano ottenere il massimo del denaro prima del loro 30° compleanno per non dover più lavorare.
Oggi il TF rileva che la condanna del 27enne da parte del TPF era basata sulle dichiarazioni del suo coimputato e queste da sole non sono sufficienti per un verdetto di colpevolezza.
(Sentenza 6B_832/2024 del 2 aprile 2025)