Evento

50 chilometri senz'auto: riecco slowUp

Domenica 10 aprile torna la manifestazione sportiva e ricreativa tra Bellinzona e Locarno
©CdT/Archivio
Red. Bellinzona
04.04.2022 21:02

Una grande festa nella natura, una fiumana di persone di tutte le età, chi a piedi chi in bici. Dopo due anni di stop a causa della pandemia, domenica 10 aprile torna «slowUp», la giornata senz’auto che si terrà su un circuito chiuso al traffico motorizzato di 50 km tra Bellinzona e Locarno. Lungo il tracciato saranno presenti 13 soste, di cui 11 con ristorazione e 2 di tipo agricolo. L’obiettivo dell’evento, alla sua 10. edizione in Ticino, è quello di promuovere il movimento, la mobilità lenta ed il territorio. Era il 29 maggio 2011, quando per la prima volta sul suolo ticinese veniva proposta l’iniziativa «slowUp», già presente dal 2000 in altre regioni della Svizzera. E fu da subito un successo, con oltre 10.000 partecipanti. Anno dopo anno l’evento ha attirato sempre più persone e nel 2018 secondo le stime i partecipanti furono addirittura 42.000. Il percorso resta simile rispetto a quello proposto gli scorsi anni: si snoderà tra Bellinzona e Locarno su un circuito di 50 km attraversando 9 comuni: Bellinzona, Cadenazzo, Sant’Antonino, Cugnasco-Gerra, Gordola, Tenero-Contra, Muralto, Minusio e Locarno. Verranno riproposte le iniziative come i menu equilibrati e vegetariani. Gran parte del percorso è sul territorio del Parco del Piano dove non mancheranno diverse soste agricole.

Accessi e percorsi

L’evento è gratuito e ogni partecipante è libero di percorrere il tratto di strada che desidera. È possibile entrare e uscire in qualsiasi punto del percorso, gli accessi principali all’evento (dove sono previste anche delle aree posteggio) sono: Bellinzona, Locarno e Sant’Antonino (centri commerciali Migros). Per chi giunge da lontano, si consiglia di raggiungere l’evento con i mezzi pubblici approfittando del 20% di sconto grazie al biglietto Ticino Event di Arcobaleno. Si invitano calorosamente i partecipanti a visionare la pagina ticinese del sito www.slowUp.ch dove è possibile trovare tutte le informazioni sul percorso, l’elenco delle soste di animazione, così come i consigli anche per coloro che abitano lungo il tracciato.

Le regole

Il percorso di slowUp sarà completamente chiuso al traffico motorizzato per l’intera durata della manifestazione ed è proibito l’accesso di qualsiasi veicolo, esclusi i servizi di pronto soccorso. Sono previsti alcuni punti di attraversamento (ma non di transito) gestiti da polizia o personale di sicurezza privato. Si invitano gli utenti ad attenersi alle indicazioni del personale di sicurezza. In caso di infrazione sono previsti provvedimenti, così come pure per gli stand abusivi situati lungo il percorso e le promozioni mobili non autorizzate. Ma non solo il comportamento di veicoli dovrà essere rispettoso, pure quello dei partecipanti, soprattutto nel caso di grande affluenza. Si invita a non avere fretta, di viaggiare ad una velocità massima di 20-25 km orari in bicicletta, di rispettare i partecipanti più lenti (in particolare i bambini), di non intralciare il flusso lasciando biciclette sul percorso o fermandosi in zone critiche. Assolutamente è da rispettare il senso di marcia al fine di evitare incidenti. Per i più piccoli si consiglia l’utilizzo del braccialetto per bambini (disponibile in tutti i villaggi) dove indicare un contatto telefonico di riferimento in caso di smarrimento tra la folla.

Organizzazione e sponsor

L’organizzazione di slowUp coinvolge più di 500 collaboratori impegnati su vari settori, come i percorsi, la segnaletica, i samaritani, la ristorazione, l’animazione e i conteggi dei partecipanti. Ma il settore più consistente resta sempre quello della sicurezza che coinvolge militi della Protezione Civile, polizia Cantonale e comunale, pattuglie in bicicletta e agenti di sicurezza privati. La nanifestazione è un concetto nazionale promosso da Svizzera Mobile, Promozione Salute Svizzera e Svizzera Turismo. È sostenuto dagli sponsor principali Migros, SportXX e Swica, oltre che da Suva, Škoda e Rivella. I principali sostenitori a livello regionale del progetto sono il Cantone, affiancato dai partner regionali Città di Bellinzona e Locarno, Associazione TicinoEnergia, Ascona-Locarno Turismo e da diversi media partner così come dalla Polizia cantonale e cinque polizie comunali e intercomunali. Determinante è pure il ruolo delle associazioni sportive e ricreative della regione e dell’Unione Contadini Ticinese e dell’Azienda Agricola Ponzio, tutti impegnati nell’animazione. Importante anche il contributo degli enti e delle aziende sostenitrici: Bellinzona e Valli Turismo, Cardada, Impianti di risalita SA, Comunità Tariffale Arcobaleno, Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi, Consorzio di Correzione Fiume Ticino, Fondazione Parco del Piano, Unione Contadini Ticinesi e AMB.