La manifestazione

A Bellinzona è tempo di protesta: «Basta con i tagli»

VPOD, OCST e Sindacati indipendenti si sono radunati in Piazza Governo per dire no ai tagli annunciati dal Consiglio di Stato nell'ambito del Preventivo 2024
©Gabriele Putzu
Red. Online
22.11.2023 17:39

«L’obiettivo di avere finanze pubbliche sane non può comportare una riduzione delle prestazioni alla popolazione e risparmi sul personale! I risparmi vanno fatti sugli sprechi, non sul necessario!». Sta in queste poche, pochissime righe del volantino il senso della manifestazione che VPOD, OCST e Sindacati indipendenti ticinesi hanno indetto per oggi, mercoledì 22 novembre, a Bellinzona. Una manifestazione per dire, una volta per tutte, «basta». E per ribadire un secco no ai tagli annunciati dal Consiglio di Stato nell’ambito del Preventivo 2024. «Per dire no alla manovra di rientro, la prima, per conseguire il pareggio dei conti cantonali entro fine 2025, come da Decreto Morisoli che la votazione popolare del maggio 2022 ha avallato. Le tre sigle sindacali lanciano così «un appello alla mobilitazione contro i tagli di salari, servizi e sussidi». 

La protesta ha coinvolto i dipendenti del settore pubblico e parapubblico ticinese, docenti e personale sociosanitario, ma anche i cittadini comuni. 

A unire le persone, insomma, sono le misure di risparmio annunciate. Due quelle considerate più dure e indigeste: il contributo di solidarietà fino al 2% sullo stipendio oltre la quota salariale di 60 mila franchi e la mancata concessione del rincaro. I sindacati OCST, VPOD e SIT hanno dato appuntamento alle 17 in Piazza Governo. Una parte dei manifestanti, diverse centinaia, sebbene gli organizzatori parlino di oltre 3 mila, ha preceduto la protesta vera e propria partecipando a un corteo indetto da MPS ed ErreDiPi, la Rete per la Difesa delle Pensioni, lungo viale Stazione verso Piazza Collegiata.

Il corteo, accompagnato da musiche e slogan, è stato aperto da un furgone con lo striscione «Non siamo mica polli». E ancora: «Pensioni+tagli! Fine del servizio pubblico» volendo riprendere un altro striscione. Lo slogan scandito dai partecipanti? «Contro i tagli dello Stato rafforziamo il sindacato». Così il presidente di ErreDiPi, Enrico Quaresmini: «Questi tagli non vanno bene! Sono brutali! Siamo un gruppo di gente che non molla l’osso. L’osso dei taglio non va mollato».