A Bellinzona una manifestazione rumorosa per la Palestina

Il maltempo delle scorse ore non ha fermato la manifestazione pro-Palestina in corso a Bellinzona. Manifestazione in cui non sono tuttavia mancati momenti di tensione. All'inizio dell'evento, in stazione, due persone sono venute alle mani. Si sarebbe trattato di un atto provocatorio, secondo quanto ha dichiarato, in diretta, Gianfranco Cavalli del Coordinamento Unitario a Sostegno della Palestina, come riporta Ticinonews. «Spesso si dice che le nostre manifestazioni siano violente, ma ci capita non di rado di avere questo tipo di provocazioni alle nostre manifestazioni. Noi cerchiamo sempre di fermare subito le liti per portare avanti il nostro messaggio».
Secondo quanto abbiamo potuto verificare, sul posto è giunta anche un'ambulanza. Il corteo dei manifestanti, composto da circa duecento persone, è quindi partito, intonando cori e sventolando striscioni e cartelloni, su cui svettano scritte come «Free Palestine», «Palestina libera».
La folla ha dedicato alcuni cori anche al consigliere federale Ignazio Cassis, bersaglio, venerdì, di insulti e minacce a margine di una serata al Teatro Sociale. «Svizzera complice!», «Stop al genocidio», hanno gridato, in coro, i partecipanti, non nascondendo di essersi mobilitati anche alla luce «di quanto accaduto venerdì». «Per chi volesse ascoltare, abbiamo alcune cose da dire al signor Cassis. Sappiamo cosa fa Cassis, chi difende e con chi si allea», ha urlato al megafono uno dei manifestanti. «È un sionista convinto, estremo difensore dello Stato di Israele». La manifestazione è stata definita «una prova generale»: i partecipanti hanno dichiarato infatti che seguiranno «azioni concrete».
Alcuni partecipanti hanno acceso anche fumogeni rossi. Secondo quanto abbiamo potuto appurare, la manifestazione sta parzialmente bloccando il traffico di Bellinzona.