Verde pubblico

A Brè cresce una mela che si credeva estinta

Trovata a Lugano nel corso del lavoro di mappatura delle antiche varietà di alberi da frutto - Censiti 236 alberi di 25 specie
Alcune delle specie riportate all’interno della mappatura. Da sinistra, fila dietro: mele Sant’anna, pesco della vigna giallo. Da sinistra, fila davanti: fico dra Madona, fico chiucchin genovese, prugne settembrine.
Red. Lugano
26.08.2020 11:16

È stato lanciato nel giugno 2019 dal Verde pubblico della Città di Lugano il progetto di mappatura delle antiche varietà di alberi da frutto su tutto il territorio comunale con l’obiettivo di riscoprire e conservare il proprio patrimonio frutticolo. Da giugno 2019 a marzo 2020, il team guidato da Muriel Hendrichs (l’alberoteca), in collaborazione con Maurizio Cerri (Amici del torchio di Sonvico) e Manuela Ghezzi (ProSpecieRara) e con il prezioso aiuto degli abitanti, ha censito 236 alberi madre di 25 specie frutticole in dieci tra quartieri e rioni di Lugano: Sonvico, Pazzallo, Gandria, Brè, Dino, Villa Luganese, Lugano, Ruvigliana, Figino e Pregassona.

Con 81 alberi censiti, il melo è la specie più frequente, seguono il fico comune con 25 alberi, il susino 22, 20 ciliegi, 10 cachi, 9 ulivi, 8 peri, 7 albicocchi, castagni, gelsi (di cui 2 bianchi), noci e viti europee, 6 amarene, 5 peschi, 3 nespoli del Giappone, kiwi e nespoli comuni. Sono stati trovati 1 esemplare di avocado, banano, corniolo, kumquat, limone, pompelmo e ribes. Il team di ricerca ha suddiviso gli alberi in tre categorie: le specie classiche (di cui fanno parte albicocchi, cachi, castagni, ciliegi, fichi, kiwi, meli, noci, peri, peschi, susini, ulivi e viti); le specie dimenticate o frutti minori (che comprendono amarena, corniolo, gelso e nespolo) e le specie insolite (come avocadi, banani, fichi d’india, kumquat, limone, pompelmo ecc.) che, sebbene non tipiche della regione, rappresentano un dato interessante. Laddove possibile, per ogni albero censito sono state raccolte testimonianze di chi conosce gli esemplari in questione, in modo da ricostruire, pezzo per pezzo, le nostre tradizioni legate alla frutticoltura: i nomi attribuiti alle specie nei dialetti locali, le ricette con cui si conservavano i frutti, le usanze e le storie legate al raccolto. Tutte informazioni estremamente preziose che rischiano di andar perse insieme agli ultimi esemplari degli alberi madre e agli ultimi testimoni del passato agricolo della città e dei suoi dintorni. Nel corso di questa prima tappa del lavoro di mappatura non sono mancate le belle sorprese, la più importante tra tutte è la scoperta, a Brè, di una varietà di mela che si credeva estinta: la pòm rose anche detta rosé, il cui nome ricorda la polpa rosata di questo delizioso e serbevole frutto. Si tratta di un genotipo unico a livello svizzero che va a completare la Collezione di antiche varietà del patrimonio nazionale.

Dalle prime analisi genetiche - effettuate su un primo campionario di 20 piante madri - sono state recuperate 4 genotipi unici di mele, 4 varietà di ciliegie ,1 di susino e 1 di pera.

La mappatura delle antiche varietà di alberi da frutto sul territorio di Lugano proseguirà (anche nei quartieri già in parte indagati) fino al 2022, quando avrà inizio il piano di valorizzazione del patrimonio frutticolo. Per la buona riuscita del progetto è importante la collaborazione dei cittadini.

Chi possiede un vecchio albero da frutto, o semplicemente sa dove se ne trova uno, è invitato a scaricare il formulario di segnalazione (dal sito luganoalverde.ch) o a contattare direttamente Muriel Hendrichs al numero 079/412.73.84.

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