A Castione è guerra fra giganti

L'Otto Scerri si oppone all'insediamento della Planzer, che vuole investire 60-70 milioni
Red. Online
03.06.2014 06:16

BELLINZONA - L'insediamento nella zona industriale di Castione della Planzer Transport SA non fa l'unanimità. La Otto Scerri, l'Associazione per il miglioramento ambientale del comparto (AMICA) e due privati hanno inoltrato opposizione al Municipio contro la domanda di costruzione preliminare, pubblicata all'albo comunale fino a venerdì scorso per il tramite della M TWO Solution. Come anticipato dal CdT il 20 maggio, l'importante ditta svizzera specializzata in logistica, trasporto e supporto intende realizzare uno stabile produttivo per un investimento di 60-70 milioni di franchi. I posti di lavoro creati saranno 120. L'azienda ha adocchiato i terreni sui quali avrebbero dovuto essere ricavati i posteggi dell'ormai naufragato stadio dell'Associazione calcio Bellinzona. I sedimi sono di proprietà di privati, delle Ferrovie e soprattutto della Bellarca (la società amministrata dall'ex municipale di Locarno Renza De Dea), quest'ultima già promotrice assieme all'imprenditore italiano Lino Iemi del Policentro.

A Castione la Otto Scerri SA è presente da decenni con un impianto per la produzione di ghiaia in via al Galletto. Dal 1974 la ditta fa parte della Mancini & Marti, gruppo che detiene oltre la metà dei terreni nella zona industriale. E che ha ricusato il Consiglio di Stato, al quale compete il compito di evadere la decina di ricorsi interposti contro la nuova pianificazione del comparto approvata alle urne dai cittadini di Arbedo-Castione il 14 aprile 2013. Ora, come detto, si frappone un nuovo ostacolo al tanto atteso sviluppo dell'area compresa fra la stazione FFS e il fiume Ticino: l'opposizione all'arrivo della Planzer. L'Esecutivo ne ha preso atto e trasmetterà ora l'incarto (giudicato «incompleto e carente» dai contrari) ai competenti uffici del Dipartimento del territorio. Gli opponenti, in particolare, affermano che l'attività che si intende insediare non sarebbe compatibile con la funzione della zona di utilizzazione prevista dal Piano regolatore.