A Locarno il parco Balli mette le prime radici

LOCARNO – Piccolo angolo di paradiso in Città Vecchia a Locarno aperto al pubblico l’anno scorso, il parco Balli, sebbene viva ancora in uno stato di transizione, pianta le prime radici. È di questi giorni, infatti, la pubblicazione dell’ordinanza municipale che fissa le condizioni imprescindibili per accedervi e per il suo utilizzo. «Dopo il regolamento provvisorio redatto nel 2018, ora abbiamo formalizzato il tutto con un’ordinanza», spiega il capo del Dicastero ambiente e territorio, Bruno Buzzini, che non esita a tracciare un bilancio positivo per l’area verde all’imbocco di via Borghese.
Certo, qualche problema v’è stato. In particolare legato ai rumori, quando il parco è stato «affittato» per manifestazioni e altri eventi, pubblici o privati. Ricordiamo a proposito che è pendente al Consiglio di Stato un ricorso contro l’utilizzo che ne ha fatto il Locarno Film Festival, che quest’anno ha comunque spostato il suo «Garden» al castello Visconteo.
Il cosiddetto «uso riservato», è comunque ancora previsto nell’ordinanza. «Il Municipio può concedere il parco [...] a enti, associazioni pubbliche e private, privati, per tenervi manifestazioni di carattere culturale, scientifico, sociale, ricreativo, turistico, matrimoni» e così via, si legge nel documento in pubblicazione fino al 4 settembre. Poi si aggiunge che è «esclusa ogni attività che, a giudizio insindacabile del Municipio, possa arrecare danno all’immagine del Comune» e che «le richieste d’uso presuppongono l’accettazione di tutte le disposizioni della presente ordinanza». Ma in concreto cosa significa? «L’Esecutivo ha sposato il principio di non più ammettere manifestazioni con musica amplificata nel rispetto delle normative sui rumori», spiega ancora Buzzini. E questo con un particolare occhio di riguardo per le ore serali, proprio per evitare di arrecare disturbo al vicinato, essendo il parco inserito in un contesto cittadino.
Vigono inoltre diversi altri divieti, come accedere con veicoli di qualsiasi sorta o tenere un comportamento contrario all’ordinanza sulla salvaguardia dell’area pubblica (littering e vandalismi). Proibito quindi: arrampicarsi sugli alberi e appendere sugli stessi amache; accendere fuochi, falò, petardi, razzi e gettare a terra fiammiferi, mozziconi o altri oggetti che possano provocare incendi. Banditi, infine, gli animali. Il mancato rispetto di queste regole comporterà una multa che potrà raggiungere i 10.000 franchi. Sul fronte degli orari d’apertura, invece, da marzo a ottobre si potrà accedere al parco dalle 10 alle 20 (dal martedì alla domenica), mentre da novembre a febbraio, tutti i giorni dalle 10 alle 18.
Ma il parco, come accennato, vive ancora un periodo contraddistinto dalla provvisorietà, poiché il suo assetto definitivo potrà essere deciso solo dopo la costruzione dell’autosilo. Per il momento, dunque, ci si è limitati a un arredo minimo, sistemando l’area con un investimento contenuto di circa 40.000 franchi. Ai quali vanno comunque ad aggiungersi le molte ore di lavoro degli uomini del Servizio parchi e giardini.
Sebbene sia apprezzato dalle famiglie - essendo un piccolo angolo di paradiso per i bambini che possono godere di ampi spazi - e da giovani studenti - trattandosi di un’area molto tranquilla con sdraio, tavolini e sedie -, il parco non è ancora frequentatissimo. Come spiega al CdT Mauro Pura dell’adiacente Casa Borgo, che ha una visione privilegiata sull’area verde. «Si capisce, insomma, che si tratta di un momento di transizione», sottolinea. «Forse bisognerebbe ripensare un po’ il concetto, considerando anche che il parco non sarà più utilizzato dal Festival del film».